AMERICA/BOLIVIA - Appello per le vittime delle inondazioni: “formiamo un’autentica catena di solidarietà”. L’aiuto del Santo Padre alle vittime attraverso il Pontificio Consiglio Cor Unum

venerdì, 8 febbraio 2008

La Paz (Agenzia Fides) - Aumentano in Bolivia le vittime e gli sfollati a causa delle forti inondazioni dovute al fenomeno naturale “la Niña”, che da novembre si sta abbattendo su sei dei nove dipartimenti boliviani. Stando agli ultimi dati, “la Niña” ha causato la morte di circa 50 persone. Le famiglie sfollate sarebbero 42.000, per un totale di circa 350.000 sfollati.
Martedì 5 febbraio, dopo aver visitato la regione, il Presidente della repubblica ha affermato che la situazione è evidentemente molto drammatica: in molte aree rurali non si può neppure atterrare con l’elicottero per consegnare alimenti e medicine. Il Presidente si è quindi riunito nella città di Santa Cruz con i governatori dei nove dipartimenti del Paese al fine di analizzare e coordinare l’assistenza alle popolazioni colpite. Diversi organismi dell’ONU, come il Programma Alimentare Mondiale (PAM), e diversi governi, tra cui Venezuela, Cuba, Spagna, Italia, Giappone, Cile, Stati Uniti e Argentina, hanno espresso la loro solidarietà alla Bolivia con donazioni economiche, viveri ed alimenti.
Il Santo Padre Benedetto XVI, attraverso il Pontificio Consiglio “Cor Unum”, ha destinato un aiuto di 50 mila dollari americani alle vittime della Bolivia. “La donazione concessa dal Santo Padre è un segno eloquente della sua preoccupazione e della sua vicinanza al Paese boliviano. Questo aiuto sarà distribuito nei prossimi giorni ai Vescovi delle Diocesi più colpite” ha affermato Mons. Jesús Juárez Párraga, Vescovo della Diocesi de L’Alto e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Boliviana
La Pastorale Sociale e la Caritas dell’Arcidiocesi di Cochabamba hanno avviato una campagna di solidarietà per aiutare i fratelli bisognosi. Mons. Tito Solari, Arcivescovo di Cochabamaba, che in questi giorni si trova a Roma, ha lanciato un messaggio ed un appello alla solidarietà verso le popolazioni colpite dalle inondazioni. “Non possiamo limitarci a guardare con curiosità questo fenomeno - afferma nel suo messaggio -. Gesù non indietreggiò mai di fronte alla sofferenza umana. La Chiesa ha mantenuto sempre questo spirito ed è al fianco di tutte le persone che soffrono. Siamo uniti in questo momento per dare sostegno a tutti coloro che ne hanno bisogno. Formiamo un’autentica catena di solidarietà per rispondere così alle necessità dei più poveri. Abbiamo un’opportunità affinché la nostra Quaresima risponda alla chiamata del Papa ad aprire il cuore ai più bisognosi”. (RG) (Agenzia Fides 8/2/2008; righe 28, parole 382)


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