AFRICA/SUDAN - Nuova fondazione delle Figlie di San Paolo a Juba

mercoledì, 6 febbraio 2008

Juba (Agenzia Fides) - Dopo 25 anni di guerra civile, il Sud Sudan sta vivendo un momento di pace. Subito dopo la firma della pace, nel gennaio 2005, il Vescovo di Torit, Mons. Paride Taban, rivolse un invito a tutte le congregazioni religiose affinché si stabilissero nel paese per aiutare nella ricostruzione morale e spirituale della popolazione, che rientrando in patria, trova rovine e desolazione. Le Figlie di San Paolo hanno accettato questo invito e il 25 gennaio scorso due suore paoline si sono recate a Juba pronte a collaborare con la Chiesa locale nell’evangelizzazione e nella promozione umana attraverso i mezzi della comunicazione sociale.
A Juba ci sono abitazioni distrutte, strade sterrate, poche costruzioni e molta gente che, ritornando, deve adattarsi a vivere nelle capanne, anche in città. Ovunque si vedono lavori di costruzioni in corso. L’Arcivescovo di Juba, Mons. Paolino Lukubu ha offerto alle Figlie di San Paolo una sala vicino alla Cattedrale, che fungeva anche da libreria. E’ un ambiente abbastanza ampio, ma ha bisogno di rinnovamento, di ampliamento e di un magazzino. Soprattutto mancano libri e audiovisivi. Al momento c’è bisogno assoluto di libri per i seminaristi, i catechisti, gli studenti e la gente comune. Ma non è solo Juba ad attendere la presenza delle Figlie di San Paolo. Ci sono altre 7 diocesi nel Sud Sudan che le aspettano. Le due missionarie stanno studiando l’arabo e sono impegnato a sistemare la libreria e la casa, per poter iniziare il loro apostolato con la visita alle parrocchie e alle scuole, per portare a tutti la Parola di Dio. (S.L.) (Agenzia Fides 6/2/2008; righe 17, parole 267)


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