AFRICA - Milioni di persone colpite dalle inondazioni nell’Africa australe; i bambini sono i più a rischio

venerdì, 11 gennaio 2008

Roma (Agenzia Fides)-Le alluvioni che hanno colpito alcuni Paesi dell’Africa orientale hanno creato vittime e gravi danni materiali. Il sud dello Zambia è stato sconvolto dalle inondazioni seguite a settimane di pioggia. Stando ai dati ufficiali, oltre 3mila persone hanno visto le loro case spazzate via dall'acqua del fiume Magone, che ha rotto gli argini nella regione di Muzabuka, circa 150 chilometri dalla capitale Lusaka. Siavonga, una rinomata località turistica, è rimasta isolata a seguito del crollo dell'unico ponte che la collega al resto del Paese: centinaia di turisti sono rimasti bloccati. Secondo le autorità dello Zambia, circa 1 milione e mezzo di persone potrebbero essere evacuate a cause delle alluvioni. Migliaia di persone sono già state costrette a fuggire portandosi dietro solo quel poco che hanno potuto salvare dalla furia delle acque.
Nello Zimbabwe, già piagato dalla dissennata crisi provocata dalla politica economica del governo, le inondazioni hanno tagliato i collegamenti stradali su gran parte del territorio nazionale e hanno aggravato la penuria alimentare di cui soffre la maggior parte della popolazione.
In Mozambico almeno 6 persone hanno perso la vita a causa delle piogge torrenziali che hanno interessato in particolare la valle dello Zambesi, già ingrossato a monte dalle alluvioni nello Zimbabwe. Tre isole sull’omonimo fiume sono state evacuate per il rischio che possano essere sommerse dalle acque. Si osserva con attenzione la situazione della diga di Cahora Bassa, che in condizioni normali rilascia nello Zambesi 6.600 metri cubi di acqua al secondo. Se però dovesse superare la soglia critica di 8.000 metri cubi al secondo, “la popolazione che insiste a stare nelle aree più basse della valle dello Zambesi potrebbero essere colpite dal disastro, e possono esservi dei morti” ha affermato un responsabile del governo locale.
La protezione civile del Mozambico teme anche l’ingrossamento di altri fiumi che hanno origine nello Zimbabwe, mentre la Croce Rossa nazionale ha lanciato un appello alla comunità internazionale per la raccolta di viveri. Si teme infatti una crisi alimentare: i raccolti sono andati distrutti così come la maggior parte del bestiame. Cresce inoltre la preoccupazione per la situazione sanitaria, in particolare per i bambini colpiti dalla diarrea. In Mozambico rischiano di essere interessate dalla inondazioni 250mila persone, la metà delle quali sono bambini.
Anche il Malawi è stato colpito dalle inondazioni e buona parte della sua rete stradale è impraticabile. (L.M.) (Agenzia Fides 11/1/2008 righe 28 parole 377)


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