ASIA/INDIA - La Chiesa offre un messaggio di pace per il Natale e il nuovo anno

venerdì, 21 dicembre 2007

New Delhi (Agenzia Fides) - “Il Natale ci consegna la nascita di Gesù Cristo e tutti noi abbiamo bisogno di ricevere Dio nella nostra vita. E’ necessari che ognuno di noi diventi agente di pace, di amore e di riconciliazione. Per tutti gli uomini di buona volontà il Natale offre l’opportunità di dare pace e gioia agli altri uomini”: attraverso queste parole del neo Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay, la Chiesa cattolica indiana ha lanciato all’intera nazione un messaggio di pace, speranza e perdono in occasione del Natale 2007.
Anche il Cardinale Telesphore Toppo, Arcivescovo di Ranchi, ha sottolineato che per l’India il Natale deve rappresentare un momento di unità fra fedeli cristiani, indù, musulmani, ebrei, jainisti e di altre confessioni. Un momento per riconciliarsi e guardare al futuro con occhi nuovi, di pace e speranza. “Dio ha mantenuto la sua promessa di inviare il Messia”, ha detto il Card Toppo. “Il Natale mostra la fedeltà di Dio. Così anche tutti coloro che hanno promesso di servire il paese e le loro comunità devono onorare la parola data. A Natale il Signore ci dice di non avere paura. Confidando nella Provvidenza divina, occorre che tutti i leader religiosi agiscano con trasparenza, in accordo on la loro coscienza”.
Nonostante gli appelli alla pace, la comunità indiana è scossa per un episodio avvenuto il 19 dicembre in Gujarat, dove due sacerdoti, una suora e un gruppo di studenti cattolici sono stati aggrediti e malmenati da un gruppo di integralisti indù, come ha comunicato la Conferenza Episcopale Indiana. Di recente un altro episodio di violenza aveva turbato la comunità cattolica: il 5 dicembre circa 150 estremisti hanno distrutto il sito dove era in costruzione la chiesa della Divina Misericordia, nell’Arcidiocesi di Delhi (vedi Fides 11/12/2007). Secondo un recente rapporto presentato alle autorità indiane, negli ultimi 20 mesi i cristiani in tutta l’India hanno subito, nel complesso, 464 casi di violenza, a causa della crescita dell’estremismo religioso. (PA) (Agenzia Fides 21/12/2007 righe 32 parole 312)


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