AMERICA/BOLIVIA - Mentre cresce la tensione nel paese, la Chiesa cattolica indice una Campagna nazionale di preghiera “Per la vita e la riconciliazione dei boliviani”

giovedì, 29 novembre 2007

La Paz (Agenzia Fides) - La tensione tra Governo e opposizione in Bolivia è cresciuta per lo sciopero indetto in sei delle nove regioni del paese, e per uno sciopero della fame da lunedì contro il Presidente della nazione. Scontri si sono verificati a Cochabamba ed a Santa Cruz, dove gruppi di protestanti hanno aggredito i commercianti che tenevano aperti alcuni negozi nonostante lo sciopero. Gli ambasciatori dei paesi dell'Unione Europea (UE) si riuniranno oggi, giovedì 29 novembre, con il Presidente boliviano per esortarlo a rispettare la legalità ed i principi democratici, e ad esprimere il proprio dolore per i "tragici avvenimenti" di Sucre, secondo quanto hanno affermato fonti diplomatiche.
Davanti alla gravità dei fatti, la Chiesa cattolica della Bolivia sta promuovendo una Campagna nazionale di preghiera "Per la vita e la riconciliazione dei boliviani". Nella Campagna si invitano cattolici e non cattolici ad unirsi al “minuto di preghiera” venerdì 30 novembre, a mezzogiorno. Si chiede che in quel momento, ciascuno dove si trova (in casa, in ufficio o per strada) preghi ringraziando Dio per il dono della vita e chiedendo la riconciliazione in Bolivia. Inoltre domenica 2 dicembre si invitano i cattolici a partecipare nelle proprie parrocchie alla Santa Messa che si celebrerà con questa intenzione. Tra le intenzioni, si invita a pregare per il dono della pace duratura, per saper accogliere e rispettare il dono della vita, per chiedere la riconciliazione e l'unità dei boliviani, per agire con responsabilità e nel dialogo sincero. La Chiesa è impegnata a diffondere l’iniziativa per ottenere la maggiore partecipazione possibile. (RG) (Agenzia Fides 29/11/2007; righe 18, parole 261)


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