AFRICA/RWANDA - Telecomunicazioni in Africa: gli impegni presi a Kigali dai governi locali e dalle istituzioni internazionali

lunedì, 5 novembre 2007

Kigali (Agenzia Fides)- Con la promessa di investire 55 miliardi di dollari (38 miliardi di euro) nei prossimi 5 anni nel settore delle telecomunicazioni africane si è concluso il Vertice “Connettere l’Africa”, organizzato dall’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, che si è tenuto nella capitale rwandese, Kigali, a fine ottobre (vedi Fides 30/10/2007).
I partecipanti al Vertice si sono impegnati a connettere tutte le capitale africane e le principali città del continente con le nuove tecnologie dell’informazione.
L’impegno a investire nel settore delle telecomunicazioni in Africa è stato sottoscritto da diversi Paesi africani e dalle istituzioni internazionali, tra le quali vi sono la Commissione Europea e la Banca Mondiale, che si è impegnata a raddoppiare i finanziamenti alle infrastrutture delle telecomunicazioni nel continente in modo da raggiungere i 2 miliardi di dollari entro il 2012. La Banca Africana per lo Sviluppo (BAD) ha preso l’impegno di stanziare 65 milioni di dollari per potenziare il settore. Si prevede, tra l’altro, di costruire reti a fibre ottiche lungo i tracciati degli oleodotti, delle strade e delle ferrovie africane.
Alla conferenza di Kigali hanno partecipato Rwanda, Mali, Malawi, Burkina Faso, Senegal, Gibuti e Burundi.
Anche il Kenya intende investire nelle tecnologie di informazione e comunicazione per creare nuovi posti di lavoro. Il governo di Nairobi ha infatti dichiarato che intende finanziare la costruzione di un cavo sottomarino per collegare le coste dell’Africa orientale agli Emirati Arabi Uniti. Il progetto nasce come un’iniziativa panafricana, ma i ritardi accumulati rispetto alla tabella di marcia inizialmente previsti, ha convinto il governo keniano a prevedere un programma alternativo. Il Kenya infatti vuole accelerare la costruzione del nuovo sistema di comunicazione per avviare il settore dei “call center” internazionali, che necessita di linea ad alta velocità a basso costo. (L.M.) (Agenzia Fides 5/11/2007 righe 25 parole 270)


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