AFRICA - La mortalità infantile in Sudafrica aumenta del 5,8% ogni anno a causa dell’Aids

venerdì, 19 ottobre 2007

Roma (Agenzia Fides) - L’Aids è la causa principale della morte tra i bambini del Sudafrica. La mortalità tra i minori aumenta del 5,8% ogni anno. Nonostante i significativi progressi raggiunti nella eradicazione della povertà e i miglioramenti nel campo dell’istruzione, secondo il rappresentante dell’Unicef in Sudafrica, Macharia Kamau, lo stesso non si può dire per il calo della mortalità materno-infantile e dell’Hiv.
Se nel 1990 morivano 60 bambini appena nati su 1.000, nel 2000 ne sono morti 95 ogni 1.000.
L’Hiv è la principale causa di mortalità infantile, in parte per l’alto indice di infezioni tra le donne incinta, che va dal 29,1% fino a raggiungere in alcuni distretti il 45%.
Per questo motivo, dei 1,2 milioni di bambini che nascono ogni anno, 300 mila sono figli di madri portatrici del virus dell’Hiv, dei quali circa 100.000 sono contagiati e quasi la metà moriranno prima di aver compiuto due anni di età.
Inoltre, secondo il rappresentante dell’Unicef, “in Sudafrica a causa delle 400 mila morti collegate all’Hiv, la speranza di vita è passata dai 69 anni, nel 1990, ai 47 anni attuali”.
Ogni anno, 180 mila bambini rimangono orfani di almeno uno dei genitori per cause collegate con l’Aids e, normalmente, quando un genitore è contagiato, l’altro lo diventa.
Attualmente, in Sudafrica ci sono 1,5 milioni di orfani per questi motivi, ciò indica che potrebbero esserci oltre cinque milioni di orfani nel 2015.
Ogni anno 380 mila malati ricevono il trattamento antiretrovirale grazie ad un programma del Governo, tuttavia se si tiene conto del fatto che ogni anno si registrano 500.000 nuovi casi, significa che non si sta facendo nessun progresso reale per raggiungere il sesto degli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo.
Il rappresentante dell’Unicef ha aggiunto che la malattia è molto stimmatizzata, ed è necessario che le autorità sudafricane facciano capire alla società che l’Aids è una malattia evitabile e curabile come la malaria, la diarrea o la polmonite.
(AP) (19/10/2007 Agenzia Fides; Righe:29; Parole:336)


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