AFRICA - Un nuovo organismo per coordinare le politiche energetiche dell’Africa meridionale

mercoledì, 11 luglio 2007

Roma (Agenzia Fides)- Per far fronte all’aumento del prezzo dei carburanti i Paesi dell’Africa australe hanno deciso di unire le loro forze, coordinando le politiche energetiche dei singoli Stati. La Comunità di Sviluppo dell’Africa Meridionale (Southern African Development Community, SADC) ha deciso infatti di creare l’Associazione Regionale per il Petrolio e il Gas (Regional Petroleum and Gas Association, REPGA) per promuovere il commercio dei prodotti petroliferi e dei suoi derivati tra gli Stati membri. La nuova associazione dovrà anche armonizzare gli standard e i regolamenti del settore.
La creazione della REPGA fu proposta durante la riunione del sottocomitato per il petrolio, il carbone e il gas della SADC che si è tenuta a Gaborone (Botswana) nell’aprile 2002.
Tra gli altri scopi del nuovo organismo vi sono il coordinamento delle attività di ricerca di nuove risorse di idrocarburi nella regione e la possibile creazione di un servizio di consulenza per la revisione dei dati e delle informazioni relative al settore degli idrocarburi nei Paesi aderenti. Il servizio di consulenza avrà il compito di studiare la possibilità di regolamentare tutto il settore energetico regionale comprendente non solo petrolio e gas ma anche l’elettricità.
La SADC è composta da Angola, Botswana, Repubblica Democratica del Congo, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mauritius, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Swaziland, Tanzania, Zambia e Zimbabwe. La sua sede è a Gaborone, in Botswana.
L’Africa Meridionale è un esportatore netto di energia (il valore delle sue esportazioni è superiore a quello delle importazioni), ma vi sono differenze tra Paesi importatori ed esportatori. Il maggior produttore di petrolio della SADC è l’Angola (1,05 milioni di barili al giorno nel 2004) mentre si stanno esplorando nuovi giacimenti potenziali in Namibia, Tanzania e nella Repubblica Democratica del Congo (oltre che in Uganda, che non fa però parte della Comunità). Vi sono inoltre buone prospettive per il settore del gas naturale grazie alla scoperta di campi lungo le coste di Mozambico, Namibia, Sudafrica e Tanzania. In quest’ultimo Paese, però, l’aumento del prezzo dei carburanti ha innalzato l’inflazione, così come in Sudafrica, Paese ricco di una grande varietà di risorse naturali ma non di petrolio.
Se i Paesi della SADC riusciranno a creare un mercato comune dell’energia e a coordinare le loro rispettive politiche energetiche potranno far fronte all’aumento dei prezzi degli idrocarburi e a creare le condizioni per accelerare lo sviluppo economico di tutta l’Africa meridionale. Si aprono inoltre interessanti prospettive di collaborazione con il Brasile, già molto attivo nel settore petrolifero in Angola, soprattutto alla luce della partnership formata tra Sudafrica, Brasile e India. (L.M.) (Agenzia Fides 11/7/2007 righe 36 parole 424)


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