AMERICA/COLOMBIA - La Chiesa e le organizzazioni del Chocó presentano uno studio sul Diritto all’alimentazione e al territorio

martedì, 12 giugno 2007

Bogotà (Agenzia Fides) - La difficile situazione legata alla fame, all’esclusione ed all’occupazione del territorio che soffrono i popoli indigeni e afrodiscendenti del Pacifico colombiano, ha le sue radici nella sistematica violazione non solo dei loro diritti economici, sociali, culturali e ambientali, ma anche del diritto come popoli ad abitare nel proprio territorio.
La Chiesa Cattolica nel Pacifico, rappresentata dalle Diocesi di Quibdó, Istmina, Buenaventura, Tumaco, e dal Vicariato Apostolico di Guapi, insieme alle organizzazioni etnico territoriali, enti e Associazioni locali, con l’appoggio di Misereor, ha realizzato un documento, “Diritto all’alimentazione e al territorio nel Pacifico”, che sarà presentato al Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti Economici, Sociali e Culturali.
Il libro e il video documentario “Los Pacificadores del Pacífico”, spiegano la crisi della fame che soffre la regione ed esaminano le cause strutturali che l’hanno provocata tenendo conto delle condizioni di ineguaglianza ed esclusione storica. Affrontano, inoltre, l’impatto delle politiche pubbliche nei territori collettivi, la dinamica della violenza sociopolitica e la sua articolazione con i processi di espropriazione delle terre e di allontanamento degli abitanti.
Purtroppo queste violazioni avvengono nonostante la Colombia faccia parte del Patto Internazionale dei Diritti Economici, Sociali e Culturali (PIDESC).
La Conferenza Episcopale Colombiana, le Diocesi di Quibdó, Tumaco, Buenaventura e Istmina-Tadó, e il Vicariato Apostolico di Guapi hanno recentemente promosso questo studio presso la Pontificia Università Saveriana, con la presentazione dell’opera teatrale-audiovisiva “Terruño o aruño”, e del video documentario “Los Pacificadores del Pacifico”.
(AP) (12/6/2007 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:280)


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