ASIA/INDIA - Ancora violenza contro una scuola cattolica: saccheggiato un istituto Salesiano nell’India Nordorientale

giovedì, 21 settembre 2006

Itanagar (Agenzia Fides) - Continuano a essere sotto pressione le scuole cattoliche in India. Dopo il recente attacco contro la scuola delle Suore di Loreto a Luknow (nello stato dell’Uttar Pradesh), all’Agenzia Fides è giunta notizia di un altro episodio di violenza. Nel mirino dei fondamentalisti indù questa volta è finito l’Istituto Salesiano di Itanagar, capitale dello stato indiano di Arunachal Pradesh, nell’India Nordorientale.
L’episodio - come informa il bollettino Salesiano Ans - è avvenuto alla fine di agosto, ma solo ora la Chiesa locale ha diffuso la notizia. Le famiglie dei ragazzi e dei giovani che frequentano l’istituto hanno paura e la comunità ha ritenuto di non dare troppa pubblicità al caso, per timore di ulteriori ritorsioni.
L’aggressione è avvenuta di notte, quando un uomo ha forzato la porta della casa Salesiana a Itanagar. Percependo il pericolo, p. K.O. Sebastian, preside della scuola, e p. Joby Sebastian, vicepreside, sono fuggiti dalla parte posteriore della casa e hanno avvertito i ragazzi che si trovavano nel pensionato e la gente del villaggio vicino di Jully.
L’aggressore era a capo di un manipolo di tre uomini armati di coltelli, che si sono dati al saccheggio. Gli ambienti della comunità e le aule sono state distrutte, senza che nessuno abbia potuto fermare i colpevoli. La polizia è arrivata alle 3.45 del mattino ed è riuscita ad arrestare il capo del gruppo. I responsabili della comunità cattolica della zona hanno condannato l’episodio e chiesto un’azione legale contro i malviventi. È stata subito costituita una commissione di assistenza per far fronte ai danni subiti dai Salesiani.
Di recente i Vescovi indiani hanno diramato un comunicato ufficiale in cui ricordano che “le scuole cattoliche in India hanno sempre rispettato le differenti tradizioni religiose, impartendo un’istruzione che promuove uno spirito di pace e di armonia”. (PA) (Agenzia Fides 21/9/2006 righe 24 parole 234)


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