Nel 1873, un anno dopo essere stato eletto da Pio IX Vicario apostolico dell’Africa Centrale, il grande missionario Mons. Daniele Comboni, così si rivolgeva ai suoi figli africani a Khartum: «Il giorno e la notte, il sole e la pioggia, mi troveranno egualmente e sempre pronto ai vostri bisogni spirituali; il ricco e il povero, il sano e l’infermo, il giovane e il vecchio, il padrone e il servo avranno sempre accesso al mio cuore. il vostro bene sarà il mio, e le vostre pene saranno pure le mie». Il Vicariato apostolico dell’Africa Centrale (attuale Sudan), eretto da Propaganda Fide nel 1846, era il più vasto nel mondo dal punto di vista geografico. In quelle “Terre dei Neri”, isolate, tormentate dalla fame e dalla sete, decimate dalla tratta degli schiavi e dalle malattie, si svolse nella seconda metà del secolo scorso l’opera di Comboni, che aveva consacrato tutto se stesso per la salvezza dell”’infelice Nigrizia”. Proclamato Beato il 26 marzo 1996, Daniele Comboni verrà canonizzato il 5 ottobre 2003. (S.L.) (Agenzia Fides 1/8/2003 – Righe 11; Parole 169)