Gerusalemme (Agenzia Fides) - Promuovere buoni rapporti con il mondo ebraico, aiutare la presenza cristiana di Terrasanta: sono i temi segnalati all’attenzione internazionale da p. Artemio Vitores, francescano dell’Ordine dei Frati Minori, Vicario della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme, in occasione della visita del Presidente di Israele Moshe Katsav in Vaticano.
P. Vitores afferma: “E’ importante quello che Benedetto XVI sta facendo. Molti suoi gesti lo dicono con chiarezza: i cristiani devono continuare a cercare le proprie radici nell’ebraismo e di approfondire il rapporto con i nostri fratelli maggiori. La visita del Presidente Katsav in Vaticano si inserisce certamente in questo solco, nei buoni rapporti fra Santa Sede e stato di Israele. Questo sarà un tema fondamentale. E il clima di buone relazioni si avverte anche in Terrasanta, dove si stanno compiendo sforzi per una maggiore comprensione fra ebrei e cristiani, che porta benefici reciproci, a livello spirituale, sociale, e anche economico, con il flusso dei pellegrinaggi”.
Il francescano continua: “Ma non possiamo non segnalare la situazione di Betlemme: proprio pochi giorni fa è stata ristabilita dalle autorità israeliane una linea di frontiera con Gerusalemme, che rende molto difficile il passaggio e sottopone tutti a check-point e controlli che creano grandi problemi e disagi per la popolazione locale, ma anche per i frati, per i religiosi e per tutti i pellegrini. Senza dimenticare, poi, la questione aperta del Santuario del Cenacolo: in passato sembrava vicino un accordo con le autorità israeliane, poi allontanatosi d’improvviso”.
“In questa occasione - dice accoratamente p. Vitores - noi cristiani di Terrasanta vogliamo dire all’umanità intera, alle autorità politiche e ai cristiani di tutto il mondo: aiutateci a non perdere Betlemme, dove la presenza cristiana sta fortemente diminuendo! Nel 1965 i cristiani erano la maggioranza della popolazione, oggi sono meno del 12%. Negli ultimi anni oltre 3.000 cristiani hanno lasciato la città per mancanza di prospettive, per difficoltà economiche, sociali e religiose. Esiste un alto rischio che a Betlemme la presenza cristiana sparisca del tutto. Noi frati stiamo facendo del nostro meglio, ma la situazione è davvero grave! Vorremmo che tutte le comunità dei credenti in Cristo, in tutto il mondo, si rendano conto di questa situazione, che ogni giorno peggiora. Betlemme è il luogo della nascita di Cristo, il luogo dell’Incarnazione, uno di misteri fondamentali della nostra fede. Betlemme è nel nostro cuore, e nel cuore di tutti i cristiani. Aiutateci a salvarla!”.
(PA) (Agenzia Fides 17/11/2005 righe 29 parole 298)