Cochi (Agenzia Fides) - Timore e sconcerto nella comunità cattolica nello stato del Kerala, nell’India Sudoccidentale: la residenza del Vescovo della diocesi di Neyyatinkara, Mons. Vincent Samuel, è stata attaccata da quattro uomini non identificati che hanno ferito il guardiano dell’edificio, incendiato tre veicoli, danneggiato parte del complesso.
L’increscioso episodio è avvenuto nella notte fra domenica 16 e lunedì 17 ottobre, quando i malviventi hanno superato il muro di cinta della residenza vescovile e si sono introdotti nell’abitazione. Dopo aver aggredito il guardiano, i quattro hanno cominciato a saccheggiare il luogo, e sono fuggiti quando hanno udito una moto della polizia che si stava avvicinando all’edificio.
Il Vescovo si è detto scioccato dall’episodio e ha invitato la polizia a fare chiarezza, individuando i responsabili e i mandanti.
Secondo alcuni, l’attacco potrebbe essere il tentativo di intimidire p. Joseph Mathias, sacerdote cattolico che vive nel complesso dell’episcopio, e testimone oculare dell’omicidio di un uomo avvenuto nel 2003.
La Chiesa locale è comunque in allarme: alcuni affermano che “alla luce degli ultimi episodi, non si tratta più di casi isolati. Questi attacchi sembrano parte di un piano preordinato di aggressione contro i cristiani”.
Secondo le autorità locali, i frequenti attacchi contro i cristiani nella zona intendono creare tensioni nella comunità locale. I sospetti ricadono sui gruppi integralisti indù Vishwa Hindu Parishad (VHP) e Rashtriya Swayamsevak Sangh (RSS).
La comunità cristiana del Kerala ricorda ancora con paura i gravi episodi verificatisi lo scorso anno: nell’agosto 2004 è stato ucciso il sacerdote cattolico p. Job Chittilappill, e poco dopo, a settembre, quattro suore di Madre Teresa furono aggredite. Il Kerala è lo stato indiano con la maggiore presenza di cristiani: il 20% su 31 milioni di abitanti. (PA) (Agenzia Fides 18/10/2005 righe 26 parole 271)