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Kupang (Agenzia Fides) - Dopo oltre quindici anni di presenza missionaria, i religiosi Camilliani continuano a lasciare un segno tangibile di carità e impegno sociale in Indonesia. Il loro operato, ispirato al carisma di San Camillo de Lellis – patrono dei malati e degli operatori sanitari – si è concretizzato nel tempo attraverso numerose attività pastorali, sanitarie ed educative, specialmente a favore delle fasce più deboli della popolazione.
Dopo la realizzazione del primo Centro Sociale San Camillo in Maumere, isola di Flores, nel 2018 (vedi Agenzia Fides 2/6/2018), lo scorso 10 maggio i Camilliani hanno inaugurato un secondo centro nella città di Kupang, capoluogo della provincia di Nusa Tenggara Orientale, situato sull'isola di Timor.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il vescovo locale, Hironimus Pakaenoni, il governatore della provincia, On. Emanuel Melkiades Laka Lena, oltre a numerose autorità civili e religiose, che hanno espresso profonda ammirazione per il coraggio, la dedizione e la lungimiranza dei missionari Camilliani. La loro iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalla popolazione, che riconosce in essa un'opportunità concreta di crescita e di supporto, specialmente per i giovani.
Il centro, realizzato con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana e con il contributo di un mosaico di piccoli benefattori, rappresenta un'importante risposta alle esigenze formative e sociali della regione. La nuova struttura dispone di 43 stanze per l'accoglienza degli studenti, una sala conferenze, alcune sale riunioni, una sala da pranzo con cucina e altri servizi che la rendono uno spazio ideale per incontri, seminari e attività di formazione.
Con questa nuova opera, i Camilliani ribadiscono il loro impegno a servire non solo i malati, i poveri e i bisognosi attraverso la cura sanitaria, ma anche i giovani offrendo loro oltre all’ospitalità un’opportunità di crescita umana e spirituale rispondendo così alle necessità più urgenti delle comunità locali.
Il nuovo Centro Sociale San Camillo si candida così a diventare un punto di riferimento per la comunità locale, un luogo di incontro e di speranza dove costruire insieme un futuro migliore.
(LG/AP) (Agenzia Fides 13/05/2025)
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