Loikaw (Agenzia Fides) - Il Natale di Cristo celebrato in una grotta, nella cavità della montagna, dove i profughi hanno trovato scampo e riparo per fuggire ai bombardamenti: così lo ha celebrato Celso Ba Shwe, Vescovo della diocesi di Loikaw, nell'Est del Myanmar, che ha riunito i suoi fedeli in una Eucarestia in cui l'altare è stato allestito all'interno della grotta.
Si sono dati da fare preti, religiosi e laici, nei giorni precedenti il Natale, per far diventare il ventre della montagna la navata di una chiesa dove accogliere le centinaia di profughi. Sono i rifugiati cattolici della diocesi di Loikaw, che da circa due anni hanno definitivamente abbandonato la città per trovare riparo e sicurezza in zone non interessate dal conflitto: nell'area continuano gli scontri tra l'esercito regolare del Myanmar e le Forze di difesa popolare, ora saldatesi con le milizie etniche, che da decenni combattevano contro il governo centrale birmano, chiedendo maggiore autonomia.
"E vieni in una grotta, al freddo e al gelo", dice, rivolgendosi al Bambino Gesù, il noto canto popolare "Tu scendi dalle stelle" composto da sant'Alfonso Maria De Liguori nel 1754. I fedeli birmani di Loikaw hanno vissuto nel Natale 2024 la medesima esperienza di quel bimbo infreddolito. E il Vescovo Celso ha detto ai fedeli provati dalla tribolazione: "Non abbiate paura: vi porto un annunzio di gioia, una gioia che oggi sarà condivisa con tutti l popolo. Oggi, nella città di Davide, un Salvatore è nato per voi, Cristo Signore. Apriamo i cuori alla speranza".
La speranza, tema dell'Anno giubilare, è anche quella di poter tornare nel 2025 nel complesso della cattedrale di Cristo Re a Loikaw, occupata nel novembre 2023 dall'esercito birmano che l'ha trasformato in una base militare.
(PA) (Agenzia Fides 27/12/2025)