AMERICA/COLOMBIA - La comunità comboniana nelle periferie di Cali tra tossicodipendenza, povertà e riscaldamento globale

giovedì, 7 novembre 2024

Comboni

Cali (Agenzia Fides) – “Penso che in un ambiente in cui tutti si sentono disprezzati possa essere una Buona Novella incontrare un prete che non si vergogna di sedersi in mezzo a loro e ascoltarli”. A parlare è padre Franco Nascimbene, missionario comboniano (MCCJ), che insieme alla comunità ha deciso di dedicare parte del suo tempo a raggiungere uomini, donne e giovani tossicodipendenti che vagano per il quartiere Charco Azul di Cali.

“Ho iniziato avvicinandomi a una panchina che avevano costruito sotto un albero – prosegue il comboniano che si occupa della cura pastorale di un migliaio di famiglie, nere all’80%. In quel posto, a qualsiasi ora del giorno e della notte, c’è sempre un gruppetto di persone sedute che assumono droga. Per un mese mi sono seduto con loro due o tre volte a settimana per ascoltarli e chiacchierare. A volte non è così facile.”

Proseguendo con la sua testimonianza p. Nascimbene mette in evidenza la generosità dei poveri con i quali si incontra. “Ho visitato una casa dove vivono tre anziani tra i 75 e i 90 anni. Sono fratelli, molto magri e non hanno mai avuto figli o una compagna. Non hanno più la forza di lavorare. Quando ho chiesto loro come fanno per mangiare, hanno risposto che c'è sempre un vicino che porta loro qualcosa. Così, mi sono unito ai vicini che ogni tanto portano loro del cibo.”

“La nostra comunità comboniana ha deciso di non avere né auto né moto per non intaccare ulteriormente il riscaldamento globale io ho smesso di guidare 35 anni fa, ma anche tra i poveri ci sono molte persone che usano i taxi, senza pensare che un'auto inquina.”

P. Franco è missionario in America latina da oltre 30 anni, tra Ecuador e Colombia dove vive attualmente in una comunità nella periferia est di Cali, dove i comboniani si dedicano all’animazione missionaria e alla pastorale afro.

(AP) (Agenzia Fides 7/11/2024)


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