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Giacarta (Agenzia Fides) - "La visita di Papa Francesco in Indonesia costituirà una preziosa opportunità per focalizzare l'opinione pubblica e il dibattito nazionale, orientato da giornalisti, intellettuali ed esperti, su alcuni temi-chiave come: il dialogo interreligioso, la giustizia sociale, la cura dell'ambiente, la pace, l'etica politica", dice all'Agenzia Fides il 79enne gesuita indonesiano Ignazio Ismartono, per anni responsabile della Commissione "Giustizia e pace" nella Conferenza Episcopale dell'Indonesia, oggi impegnato come direttore della Ong “Sahabat Insan” ("Amici dell’umanità"), organizzazione umanitaria con sede a Giacarta, riconosciuta dalla Chiesa e dallo stato, che si prende cura dei migranti e delle vittime della tratta di esseri umani. "Esplorando questi temi, si potrà arricchire il dibattito pubblico, approfondire la comprensione di questioni cruciali, fornire prospettive nuove, ispirate dalla presenza di Papa Francesco in Indonesia, che porta essenzialmente un messaggio evangelico", auspica il religioso.
Il primo tema che sarà importante, ed è un tratto distintivo dell'Indonesia, afferma p. Ismartono, è "il dialogo interreligioso e l'armonia tra comunità religiose. L'Indonesia è nota per il suo pluralismo religioso e la visita di Papa Francesco è sicuramente un'opportunità per discutere delle forme e delle vie di dialogo interreligioso, di tolleranza religiosa e promozione dell'armonia tra diverse comunità di fede, in questa parte del mondo e anche a livello internazionale", rileva.
Un secondo tema-chiave è quello della giustizia sociale e delle disuguaglianze: "Papa Francesco , nel suo magistero, ha messo un accento sulla difesa della giustizia sociale, sulla riduzione della povertà e sull'urgenza di affrontare le disuguaglianze economiche, come detto anche in vista dell'Anno giubilare. Questi temi risuonano e risultano cruciali nel contesto socioeconomico dell'Indonesia: come società civile come nazione tutta, dovremmo affrontarli con serietà", dice.
Non si può dimenticare, afferma, la tutela dell'ambiente: "Con l'enciclica Laudato si', il Papa si è espresso apertamente sui problemi ambientali e sui cambiamenti climatici. E' tempo di prenderne atto anche nella nostra nazione. Data la diversità ecologica e le sfide ambientali dell'Indonesia, speriamo che il dibattito pubblico possa anche incentrarsi sull'impegno per lo sviluppo sostenibile e sull'impatto del cambiamento climatico, temi da affrontare per il bene comune della società".
La presenza del Papa, d'altro canto, metterà in luce "la necessità di un leadership politica basata sull'etica: "Lo stile di guida e i principi etici di Papa Francesco - nota - possono ispirare costituire un modello nel nostro panorama politico, per la governance dell'Indonesia. Di fronte al problema della corruzione tantopiù abbiamo bisogno di leader che abbiano una base morale salda, affinché possano plasmare le politiche nazionali secondo i valori di rispetto della dignità umana e dei diritti umani, di attenzione ai più vulnerabili".
Padre Ismartono ricorda che il Papa porta anche un carico di diplomazia orientata alla pace: "La sua presenza sottolinea l'intersezione tra diplomazia globale e influenza religiosa: la sua visita ha implicazioni feconde per le relazioni internazionali. Si può pensare all'immagine dell'Indonesia e al suo ruolo nella diplomazia, ad esempio nel quadrante del Sudest asiatico, anche attraverso il contributo dei capi religiosi" rileva. In questo senso - prosegue - "si potrà esplorare e approfondire lo scambio culturale tra il Vaticano e l'Indonesia, evidenziando le possibilità e i campi per la collaborazione nei vari consessi internazionali".
Per tutte queste ragioni, auspica il gesuita, "la visita di Francesco avrà non solo un impatto a breve termine, ma avrà anche implicazioni a lungo termine. Speriamo e crediamo che possa realmente influenzare positivamente il discorso pubblico, il dibattito sui mass-media, il pensiero dell'opinione pubblica, i valori sociali, l'azione della politica in Indonesia".
(PA) (Agenzia Fides 27/8/2024)