AFRICA/NIGERIA - “Una minaccia ai nostri valori”; i Vescovi cattolici e il Forum islamico della Nigeria contrari all’Accordo di Samoa

venerdì, 12 luglio 2024 vescovi   dottrina morale  

Abuja (Agenzia Fides) – “Una minaccia alla sovranità e ai valori della Nigeria”. Così i Vescovi della Nigeria hanno definito l’Accordo di Samoa (Samoa Agreement), concordato il 15 novembre 2023, ad Apia (Isole Samoa) dall’Unione Europea e i suoi 27 Stati membri con i 79 appartenenti all’Organizzazione degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (OACPS). La nuova intesa che fungerà da quadro giuridico generale per le loro relazioni nei prossimi vent'anni, sostituisce quelle precedenti (accordo di Lomé del 1975 e quello di Cotonou del 2000).
Il 28 giugno l’ambasciatore nigeriano a Bruxelles ha firmato l’accordo per conto del proprio governo.
In un comunicato in 25 punti, pubblicato il 10 luglio alla fine della loro Assemblea i Vescovi nigeriani definendosi “sentinelle e guide, profondamente impegnati per la sana crescita morale, religiosa e culturale del nostro caro Paese”, invitano con urgenza il governo nigeriano “a proporre una modifica dell'accordo o a recedere dallo stesso”.
Questo perché secondo la dichiarazione, firmata da Mons. Lucius Iwejuru Ugorji, Arcivescovo di Owerri, Presidente della Conferenza Episcopale Nigeriana (Catholic Bishops Conference of Nigeria, CBCN), e da Mons. Donatus A. Ogun, Vescovo di Uromi, Segretario della CBCN, “l’accordo sembra innocuo e attraente in superficie, ma sotto sotto è accuratamente mescolato con ideologie laiche postmoderne che minano in modo significativo le convinzioni morali, culturali e religiose dei cittadini nigeriani”.
“Siamo preoccupati che le nostre autorità civili possano non essere pienamente consapevoli delle implicazioni del linguaggio sfumato del documento, che minaccia la nostra sovranità e i nostri valori nazionali” continuano i Vescovi.
“L’accordo di Samoa contiene 61 riferimenti all’uguaglianza di genere, alle prospettive di genere e all’integrazione della dimensione di genere” spiegano i Vescovi. “Il più importante è l’articolo 2.5: le parti devono promuovere sistematicamente una prospettiva di genere e garantire che l’uguaglianza di genere sia integrata in tutte le politiche”. Secondo la CBCN “Il termine genere non è più un termine innocente. Ci sono oltre 110 generi che rivendicano un interesse nel termine uguaglianza di genere”.
Per questo i Vescovi chiedono “al governo di proporre l’inserimento di un articolo sostanziale nell’Accordo generale e nel Protocollo regionale africano secondo il quale nulla in questo Accordo vincolante può essere interpretato in modo da includere eventuali obblighi riguardanti l’orientamento sessuale, l’identità di genere, l’educazione sessuale completa, l’aborto, la contraccezione, la legalizzazione della prostituzione, il matrimonio tra persone dello stesso sesso o i diritti sessuali dei bambini”. In caso contrario concludono i Vescovi “La Nigeria dovrebbe ritirarsi dall’accordo di Samoa se l’UE respinge l’emendamento proposto. Un precedente è già stato stabilito dal Sudafrica, che si è ritirato dall’accordo di Cotonou nel 2023”.
Il Forum islamico della Nigeria al termine della sua riunione ha invitato “il governo federale a ritirarsi dall'accordo di Samoa senza ulteriori indugi. Consigliamo ai governi federale e statali di consultarsi con le persone su qualsiasi trattato importante correlato alla loro vita sociale, educativa e religiosa prima di firmare l'accordo. I genitori e gli insegnanti dovrebbero osservare rigorosamente l’educazione morale dei loro figli ed essere vigili soprattutto su ciò che guardano sui social media”. (L.M.) (Agenzia Fides 12/7/2024)


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