Cadis
Ursus (Agenzia Fides) – Dopo la prima valutazione del progetto a tutela dei rifugiati ucraini che vede coinvolto il Camillian Disaster Service International (Cadis), p. Aris Miranda, MI, si recherà in Polonia per la seconda visita di monitoraggio dal prossimo 29 giugno al 1 luglio 2022. Secondo quanto dichiarato all’Agenzia Fides, il viaggio interesserà le località di Łomianki-Buraków e Ursus, dove circa 40 donne e bambini sono ospitati da quasi quattro mesi presso le strutture messe a disposizione dai Camilliani polacchi (vedi Agenzia Fides 25/5/2022).
“Rispetto alla prima visita, avvenuta tra il 25 e il 29 maggio, sono stati organizzati eventi ludici e culturali nelle località interessate" ha spiegato p, Aris, che è il Direttore Esecutivo di CADIS International. Un momento cruciale sarà la visita alla stazione ferroviaria centrale di Varsavia. Qui, infatti, sono proprio i Camilliani che attraverso la Missione Camilliana per l’Assistenza Sociale (CMSA), gestiscono la prima accoglienza dei rifugiati in arrivo. Due settimane fa è iniziata la distribuzione di alcune delle 8000 carte prepagate per l’assistenza incondizionata, che potrebbero far aumentare nuovamente l’afflusso di persone in arrivo, sensibilmente diminuito nell’ultimo mese.
“La nostra visita sarà anche l’occasione per discutere dell’intervento in Ucraina, previsto dal progetto, in aiuto a circa 30.000 persone sfollate internamente nel paese (IDP). Le operazioni di soccorso sono iniziate a giugno – si legge nella nota pervenuta a Fides -. Diversi dispositivi medici (ecografi portatili, elettrocoagulatori) sono arrivati a Kiev il 20 giugno. Da qui raggiungeranno l'ospedale di Krematorsk via Dnipro, dove sono stati donati farina e grano saraceno agli abitanti di Slavyansk, a pochi chilometri dalla linea del fronte. La valutazione riguarderà la possibilità di entrare in Ucraina per assistere il coordinamento delle attività presso Bucza, Chernihiv e altre località a est, con la ONG polacca Dobra Fabryka e una parte del team del progetto.”
Parte delle risorse sono destinate, inoltre, al supporto degli ospedali di Odessa e Krematorks, individuati come strutture strategiche per la cura di malati e bambini. Il primo mese di attuazione del progetto ha contribuito a migliorare le condizioni dei rifugiati. La buona gestione del centro di prima accoglienza ha facilitato la loro corretta accoglienza. Le informazioni accurate e l'assistenza personale fornita dai volontari hanno ridotto la tensione e la confusione dei rifugiati in arrivo.
L’intervento di CADIS si inserisce all’interno di una partnership con le ONG italiane Salute e Sviluppo, Missione Calcutta, Pro.Sa, Madian Orizzonti e Cesmet che, fin dall’inizio del conflitto, si è mobilitata per collaborare con la Provincia Camilliana in Polonia. Inoltre, lo scorso 30 Aprile, CADIS International e la Fondazione Buddista Tzu Chi di Taiwan hanno avviato una collaborazione a sostegno degli interventi in corso (vedi Agenzia Fides 4/5/2022).
(AP/GC) (Agenzia Fides 24/6/2022)
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