Maracaibo (Agenzia Fides) – “Le Caritas dei nostri paesi dell’America Latina e dei Caraibi condannano l’attentato alla nostra sorella Caritas di Mariupol, in Ucraina, dove, purtroppo, sono morte almeno sette persone, tra cui due collaboratori" afferma Monsignor José Luis Azuaje, Arcivescovo di Maracaibo (Venezuela) e Presidente di Caritas America Latina e Caraibi, a nome di tutta la rete continentale (vedi Fides 12/4/2022). "Come parte della famiglia della Caritas, la notizia ci ha commosso, rattristato e scioccato. Presentiamo al Signore le nostre preghiere per le famiglie che stanno attraversando un momento così difficile, e, per coloro che ci hanno lasciato per la Casa del Padre, la vittoria della Risurrezione di Gesù" ha aggiunto nel suo messaggio.
L’Arcivescovo sottolinea che costoro sono per tutti noi “testimoni della dedizione e del servizio ai poveri e ai sofferenti del loro paese” e ribadisce “l'incessante appello alla pace che abbiamo lanciato fin dall’inizio del conflitto” e lo stesso Papa Francesco ha fatto anche nell'ultima udienza generale. Infine, assicurando l’unione nella preghiera, ripete: “La Regina dei cieli preservi il mondo dalla sciagura della guerra”.
Alla condanna espressa dal Presidente della rete continentale di Caritas America Latina e Caraibi, si sono unite diverse Caritas nazionali con un loro messaggio. “Da Caritas Colombia vogliamo unirci in aperta solidarietà cristiana alla nostra sorella Caritas dell'Ucraina" ha detto padre Rafael Castillo Torres, direttore del Segretariato nazionale per la pastorale sociale – Caritas Colombia. "Da Caritas Colombia, esprimiamo a tutti loro la nostra solidarietà, che è la nostra preghiera cristiana e anche la nostra presenza mentale nelle ore difficili che loro come popolo stanno vivendo (...). Quando una Caritas soffre, tutta la Caritas soffre per lei, perché siamo Caritas ispirate ai valori, ai principi e ai criteri che nascono dal Vangelo e dal magistero sociale".
(SL) (Agenzia Fides 13/4/2022)