Giacarta (Agenzia Fides) - "Ci comportiamo nel miglior modo possibile, rispettando i protocolli, e per il resto ci affidiamo a Dio che ha sempre i Suoi piani insondabili, che gli esseri umani non comprendono. Crediamo nella potenza della preghiera": così dice all'Agenzia Fides padre Heri Wibowo, sacerdote cattolico e Segretario esecutivo della Commissione per gli affari interreligiosi nella Conferenza Episcopale dell'Indonesia, presentando l'iniziativa della grande preghiera nazionale lanciata dalle istituzioni civili, e accolta dalla Chiesa cattolica e dalle altre comunità religiose indonesiane, per invocare da Dio la fine della pandemia.
L'invito a un breve tempo di preghiera giornaliera, un minuto al giorno, è stato lanciato a tutta la cittadinanza dal Ministero indonesiano per gli Affari religiosi, che ha chiesto impegno materiale e spirituale a tutti i concittadini, sollecitando uno sforzo collettivo di solidarietà e unità nazionale. Nell'appello diffuso, il Ministero ha rilevato che "dozzine di pazienti affetti da Covid-19 non hanno accesso agli ospedali, nessun accesso alla sepoltura, nessun accesso al servizio funebre", mentre centinaia di medici e infermieri hanno contratto il virus, e negli ospedali non vi sono posti letto disponibili e c'è carenza di ossigeno.
Il Ministro per gli affari religiosi, Yaqut Choli Quomas, ha detto pubblicamente: "Come fedeli di tutte le religioni, sappiamo che la preghiera è il modo migliore per implorare l'intervento di Dio e restituire a ognuno di noi speranza e ottimismo". Avviata l'11 luglio, la campagna nazionale di preghiera quotidiana è stata sostenuta dal Presidente Joko Widodo, che ha dichiarato: “In questo momento molto difficile, mentre mettiamo in atto tutti gli sforzi materiali necessari per evitare la rapida diffusione del Covid-19, uniamo anche le energie spirituali con la preghiera. Auspichiamo la partecipazione attiva di tutto il popolo indonesiano".
Nella giornata del'11 luglio tutta la nazione si è fermata per un minuto di silenzio e migliaia di persone si sono unite anche tramite il canale ufficiale YouTube ufficiale del Ministero. I cattolici indonesiani hanno accolto favorevolmente questa campagna denominata “Hening Cipta Indonesia” inserendola nelle proprie piattaforme di social media e diffondendola tra le comunità su tutto il territorio dell'arcipelago . "Finora, l'amministrazione indonesiana ha fatto molte cose buone per aiutare la guarigione dei pazienti affetti da Covid-19 con tutti i mezzi. Una cosa è necessaria come nazione: pregare insieme nello stesso momento. Attraverso un momento di silenzio a livello nazionale, preghiamo per i defunti tra medici e operatori sanitari, preghiamo per la guarigione di tutti i malati, preghiamo per la fine della pandemia" spiega a Fides Yohanes Bayu Samodro, Segretario della Direzione generale per la comunità cattolica, all'interno del Ministero per gli Affari religiosi.
L'ampia partecipazione popolare registrata dall'iniziativa avviata l'11 luglio ha spinto i leader civili religiosi a continuare la campagna di preghiera, che prosegue nella quotidianità, con lo slogan "Prega in casa: la nazione bussa alla porta del paradiso". L'iniziativa è stata suffragata e sostenuta pubblicamente dal Cardinale Ignazio Suharyo, Arcivescovo di Jakarta, e da altri leader religiosi di spicco nella nazione indonesiana. "Il Signore faccia fiorire in ogni indonesiano lo spirito di unità comunitaria, il senso di vera fratellanza e la compassione verso gli altri in questo momento difficile", ha detto il Cardinale nella sua preghiera.
(MH-PA) (Agenzia Fides 17/7/2021)