Roma (Agenzia Fides)- L’origine della disputa territoriale risale al 1885 quando Gran Bretagna e Germania erano le potenze coloniali che controllavano rispettivamente Nigeria e Camerun. Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, le due potenze coloniali raggiunsero una serie di accordi per delimitare il confine tra i loro rispettivi possedimenti coloniali. Per Bakassi, Gran Bretagna e Germania raggiunsero un accordo in base al quale le acque territoriali della penisola erano assegnate alla Gran Bretagna, mentre il territorio di Bakassi veniva annesso alla colonia tedesca del Camerun.
Dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, il Camerun fu invaso dalle truppe britanniche che lo conquistarono nel 1916. Con il Trattato di Versailles (1919) il Camerun venne diviso tra Francia e Gran Bretagna. La penisola di Bakassi entrò a far parte del Camerun britannico, che era affidato a un’amministrazione congiunta con quella della Nigeria. Nigeria e Camerun britannico non sono stati però mai aggregati in un unico territorio. Lo statuto di Bakassi come appartenente al Camerun britannico è stato ratificato da una serie di accordi tra Francia e Gran Bretagna.
Nel 1960, il Camerun diventa indipendente. Con un plebiscito organizzato dalle Nazioni Unite, la popolazione di Bakassi, la maggior parte della quale è affine etnicamente alle popolazioni della regione nigeriana confinante, decide di far parte del Camerun.
Negli anni ’70 Nigeria e Camerun hanno rinegoziato il confine delle acque territoriali ma la possesso della penisola non è stato messo in discussione.
La disputa è iniziata nei primi anni ’90, quando la Nigeria ha iniziato a effettuare prospezioni petrolifere nelle acque prospicienti la penisola. Nel dicembre 1993, almeno 500 soldati nigeriani conquistarono due piccole isole della zona contese dai due paesi. Da allora i soldati di Abuja hanno costruito nelle due isole fortificazioni e persino scuole e ospedali. Nel febbraio 2003, i militari nigeriani e camerunesi si affrontano in sanguinosi combattimenti che lasciano sul terreno 33 morti da parte nigeriana e un morte da parte camerunese.
Nel corso degli anni Novanta il Camerun si è appellato alla Corte dell’Aja vincendo la disputa nell’ottobre 2002 quando la Corte aveva attributo la sovranità su Bakassi al Camerun, facendo ricorso a un trattato coloniale datato 1913. Al momento solo 13 villaggi sono passati sotto la bandiera camerunese, il resto della penisola è ancora sotto controllo amministrativo e militare nigeriano. L’ultimo confronto politico della commissione mista nigeriano-camerunense, composta sotto l’egida dell’Onu, per implementare la suddetta decisione ha sortito l’ennesimo nulla di fatto, posponendo sine die la risoluzione del conflitto diplomatico. Ora la questione passa ai vertici dei due Paese con un probabile incontro tra i rispettivi presidenti, il nigeriano Olusegun Obasanjo e il camerunese Paul Biya. Secondo il governo nigeriano circa il 90% degli abitanti di Bakassi sono pescatori di origine nigeriana. (L.M.) (Agenzia Fides 24/6/2005 righe 41 parole 465)