Roma (Agenzia Fides)- La Namibia è stato uno degli ultimi paesi africani a divenire indipendente. Colonia tedesca fino alla Prima Guerra Mondiale, nel 1915 venne occupata dal Sudafrica come territorio amministrato in base a un mandato dell’allora Società delle Nazioni. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, il Sudafrica si annesse il paese, ma le Nazioni Unite non riconobbero la decisione sudafricana. Nel 1966 iniziò la lotta armata da parte della SWAPO (Organizzazione del Popolo dell’Africa del Sud Ovest) per ottenere l’indipendenza . Nel 1988, alla vigilia della fine della guerra fredda, il Sudafrica ha acconsentito a terminare la sua amministrazione in base a un piano dell’ONU per l’intera Africa australe. Il 20 marzo 1990 la Namibia ha celebrato la sua indipendenza. Il primo Presidente del paese è stato Sam Nujoma, al quale è succeduto nel novembre 2004 Hifikepunye Pohamba.
La Namibia confina a nord con l’Angola, ad est con il Botswana e Zambia, e a sud con il Sudafrica e si affaccia ad ovest sull’Oceano Atlantico. Ha una superficie di 825mila chilometri quadrati, una popolazione di poco più di 2 milioni di abitanti che hanno una speranza di vita media di circa 44 anni. La maggior parte della popolazione (circa l’80-90%) è cristiana. I luterani sono la principale confessione del paese. Il resto aderisce ai culti tradizionali africani.
Il territorio è in gran parte desertico. Le risorse principali del paese sono diamanti, rame, oro, uranio, cadmio, zinco ai quali si aggiungono le risorse idriche e quelle ittiche. L’attività estrattiva rappresenta il 20% del Prodotto Interno Lordo. (Agenzia Fides 10/6/2005 righe 22 parole 265)