Lebanon Debate
Beirut (Agenzia Fides) – Accreditati studi scientifici internazionali sui mutamenti demografici del Libano mostrano che nei prossimi decenni il declino della componente cristiana si arresterà, fino a far registrale una parziale inversione di tendenza. Tali proiezioni scientifiche sono state accolte con sollievo negli ambienti ecclesiali libanesi.
Le tabelle rassicuranti riguardo alla consistenza demografica dei cristiani in Libano sono contenute nell'annuario 2018 sulla demografia religiosa mondiale (Yearbook of International Religious Demography 2018), tanto che il Ministro delle municipalità del governo provvisorio, Nihad al-Mashnuq – riferisce Lebanon Debate - ha voluto portare in dono il volume al Patriarca maronita Bechara Boutros Rai, in occasione del Natale.
L'ultimo censimento ufficiale realizzato in Libano è quello del 1932. A quel tempo, nel Paese dei Cedri c'erano 875.252 abitanti, e il 53% di loro erano cristiani. Tutte le successive statistiche sulla composizione della popolazione libanese dal punto di vista religioso sono basate su studi e rapporti considerati non ufficiali, anche quando sono stati redatti sulla base di ricerche ad alto tasso di attendibilità dal punto di vista scientifico.
Lo Yearbook of International Religious Statistics fornisce ogni anno una panoramica globale sulla composizione delle popolazioni dei Paesi dal punto di vista delle diverse appartenenze religiose degli abitanti, allegando in alcuni casi anche contributi e tabelle con proiezioni sui futuri prevedibili cambiamenti nei rapporti percentuali tra le diverse componenti religiose nelle singole nazioni.
Lo Yearbook 2018, riguardo al Libano, tiene conto delle mutazioni della consistenza percentuale delle diverse componenti religiose libanesi sulla base dei flussi di emigrazione/immigrazione e sui mutamenti del tasso di fertilità nelle singole comunità di fede.
Riguardo al Libano, le cifre riportate nell'annuario 2018 mostrano che il Paese è stato segnato negli ultimi 35 anni da forti processi di emigrazione della popolazione libanese, sia a causa di motivazioni economiche, sia per i conflitti interni e regionali che hanno coinvolto la nazione libanese.Nel periodo 1975-2011, gli espatriati dal Libano sono stati più di 1 milione 567mila, e di essi il 46,6% erano cristiani e il 53,4% musulmani.
Secondo i dati forniti, tra il 1971 e il 2004 si è registrato un declino del tasso di fertilità anche nella popolazione musulmana. Inoltre, dall'inizio della guerra libanese nel 1975 fino alla metà degli anni '80 il tasso di emigrazione dei cristiani era molto più alto, ma tale tendenza si è arrestata tra il 1984 e il 2011. Di conseguenza, la suddivisione degli immigrati su base religiosa, dal 1975 al 2011, è risultata essere per il 46% cristiana e per il 54% musulmana. Sulla base di tali rilevazioni, attualmente in Libano i cristiani – maroniti e altri – rappresentano il 38% degli aventi diritto al voto nelle elezioni parlamentari. Ma la tendenza al declino di questo dato, registrata negli ultimi decenni, secondo gli studiosi di trend demografici subirà un arresto e addirittura una lieve inversione. I rapporti evidenziano che la popolazione cristiana è rimasta stabile negli ultimi due anni, e dovrebbe aumentare dal 38% al 40% nei prossimi 19 anni, raggiungendo la percentuale del 41% nei prossimi 34 anni.
I dati prendono le mosse dal dato secondo cui la popolazione libanese aveva toccato nel 2011 quota
3 milioni 334.691 abitanti, con un 38,22% di cristiani e un 61.62% dei musulmani. Si prevede che nel 2030 la popolazione libanese potrà superare quota 4milioni 486mila abitanti, con il 40.18% di cristiani E il 59,71% di musulmani.Nell'anno 2045, si stima che la popolazione libanese potrà superare i 5 milioni 386abitanti, con un 41,12% di cristiani e il 58,87% di musulmani.(GV) (Agenzia Fides 10/1/2019).