AFRICA/CENTRAFRICA - “I centrafricani vogliono la pace e l’unità del Paese” dice l’Arcivescovo di Bangui

giovedì, 17 dicembre 2015 elezioni   pace  


Bangui (Agenzia Fides) - “Si è vista la volontà del popolo che aspira al cambiamento e che vuole vivere nella legalità” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, commentando lo svolgimento del referendum costituzionale tenutosi il 13 dicembre. Mons. Nzapalainga ritiene che “il voto si è svolto in gran parte in modo pacifico” anche se ci sono stati alcuni episodi di violenza con morti e feriti.
“Abbiamo visto al PK5, il quartiere musulmano di Bangui, diversi manifestanti chiedere pacificamente agli abitanti di votare, e l’appello è stato accolto. Tutti vogliono girare pagina e iniziare una nuova vita” riferisce l’Arcivescovo.
Il 16 dicembre, gli abitanti del PK5 sono scesi di nuovo in strada per chiedere alle forze Onu schierate in Centrafrica di cacciare dal loro quartiere gli elementi violenti, i membri dell’ex ribellione Seleka. “Gli abitanti del PK5 sono ostaggi di queste persone che cercano ancora di seminare odio e violenza, ma desiderano vivere nella pace e nella pacifica coabitazione con tutti” spiega l’Arcivescovo.
Un ex comandante di Seleka, Noureddine Adam, ha annunciato la secessione di Logone, un’area nel nord Paese, con la creazione di un nuovo Stato. “A mio avviso si tratta di un bluff perché i centrafricani aspirano all’unità del Paese” dice Mons. Nzapalainga. “Tra l’altro le forze Onu presenti in quell’area hanno subito tolto la bandiera di questo presunto nuovo Stato. Probabilmente si è trattato di un tentativo di ricatto da parte di Adam, per riposizionarsi nel nuovo paesaggio politico centrafricano” conclude l’Arcivescovo. (L.M.) (Agenzia Fides 17/12/2015)


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