ASIA/TAILANDIA - Squarci di vita quotidiana e opera di evangelizzazione

lunedì, 9 marzo 2015

Pathum thani (Agenzia Fides) – Padre Adriano Pelosin, missionario del PIME, ha inviato all’Agenzia Fides una testimonianza sul lavoro di evangelizzazione portato avanti da preti, suore, seminaristi e famiglie cattoliche locali attraverso l’Istituto Missionario Thailandese, del quale è responsabile (vedi Fides 10/12/2014). Padre Adriano racconta squarci della vita nelle baraccopoli e della quotidianità di tanta gente. Tra queste vicende, cita la storia di Ari, vedova di 42 anni, che vive in una casa-baracca insieme a suo padre, fino a poco tempo fa gravemente malato, e alla figlia. Il papà di Ari non poteva essere curato gratis come tutti i cittadini thailandesi, perchè quando è nato non è stato registrato nel suo comune. In seguito, grazie alla collaborazione di un avvocato cattolico, di un giovane musulmano e di un altro giovane buddista, convertiti al cristianesimo, si è riusciti ad ottenere la cittadinanza e quindi ha potuto essere curato e guarito con molteplici trapianti di pelle. Un altro episodio di vita locale il missionario del PIME lo racconta parlando di una ragazza cambogiana ricca e di quello che è poi diventato suo marito, proveniente invece da una famiglia povera e pertanto contrastati dalla famiglia di lei. I due, dopo varie vicissitudini, sono riusciti a fuggire in Tailandia, a sposarsi nella missione thailandese e, con l’aiuto dei missionari, hanno potuto infine avere il permesso di soggiorno. Ora hanno una bella bambina. “Proprio ieri il ragazzo è venuto da me e mi ha chiesto se io posso essere il loro padre e il nonno della loro figlia, perchè non hanno nessuno” racconta commosso p. Adriano. (AP) (9/3/2015 Agenzia Fides)


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