ASIA/SRI LANKA - La società civile: “Fiducia nei cento giorni di riforme del nuovo governo”

venerdì, 13 febbraio 2015

Colombo (Agenzia Fides) – Richiesta di una “robusta protezione dei diritti umani” in Sri Lanka e di “porre fine alla cultura dell’impunità”; fiducia nel “programma dei cento giorni di riforme” che pongano al centro lo stato di diritto e la governance democratica: è quanto esprime un Forum di associazioni della società civile dello Sri Lanka, commentando in modo favorevole gli esordi del nuovo governo di Maithripala Sirisena, che è succeduto al governo di Mahinda Rajapaksa.
In una nota inviata a Fides, il Forum invita il governo ad un “cambio di paradigma”, guidando un cambiamento che elimini “sospetti e sfiducia verso le organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani”, e avviando una fase di transizione che assicuri la giustizia.
La società civile chiede “il coinvolgimento delle Nazioni Unite nel processo per accertare le responsabilità dei crimini”, in linea con gli standard internazionali sui diritti umani.
Per questo si chiede che “le relazioni di tutte le Commissioni presidenziali precedenti sulle violazioni dei diritti umani siano rese pubbliche, e si rilasci una informazione completa sulle persone scomparse”.
Il Forum conclude dicendo che queste raccomandazioni “sono presentate in uno spirito di cooperazione, nella convinzione che i difensori dei diritti umani e il governo dello Sri Lanka condividono l’obiettivo comune di rafforzare la protezione dei diritti umani nel paese, come base per la sua unità, pace e prosperità”. (PA) (Agenzia Fides 13/2/2015)


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