AFRICA/CENTRAFRICA - La Caritas: necessari più fondi per i rifugiati e gli sfollati centrafricani

mercoledì, 28 gennaio 2015

Ginevra (Agenzia Fides) - Occorrono più fondi per aiutare i rifugiati originari della Repubblica Centrafricana accolti negli Stati confinanti, ha affermato Mons. Robert J Vitillo, delegato presso le Nazioni Unite a Ginevra per la Caritas Internationalis, in una dichiarazione in occasione dell’avvio dell’Inter-Agency Central African Republic Regional Refugee Response 2015, sponsorizzato dall’ UNHCR (Agenzia ONU per l’aiuto ai rifugiati).
Mons. Vitillo ricorda – nel testo pervenuto all’Agenzia Fides - che il piano predisposto dalle agenzie ONU ha un budget per il 2015 di 331 milioni di dollari, ma le Ong presenti sul terreno di questa somma riceveranno solo 14 milioni di dollari, Secondo il rappresentate di Caritas Internationalis occorre che le Ong ricevano una percentuale maggiore dei fondi resi disponibili dai donatori internazionali.
Circa 190.000 persone sono fuggite dal Centrafricana da quando, nel dicembre 2013, le milizie anti-balaka hanno investito la capitale Bangui, cacciando il governo formato dagli ex ribelli Seleka. Queste persone si sono aggiunte alle 230.000 rifugiatesi nei Paesi vicini nei mesi precedenti, portando il totale dei rifugiati provenienti dal Centrafrica a circa 425.000. I principali Paesi di accoglienza sono Camerun, Ciad e Repubblica Democratica del Congo. In questi Stati la Caritas ha avviato programmi di formazione professionale a favore dei rifugiati oltre a fornire assistenza in campo educativo, sanitario (compresa l’erogazione di acqua potabile) e alimentare.
Mons. Vitillo ha infine lanciato un appello per soccorrere anche le centinaia di migliaia di sfollati interni accolti in campi di fortuna nella stessa Repubblica Centrafricana. Le sole strutture della Chiesa cattolica in Centrafrica, ha ricordato Mons. Vitillo, accolgono più di 80.000 sfollati interni, ai quali la Caritas sta fornendo assistenza. Tuttavia, ha concluso, “le difficoltà di fornire aiuti d’emergenza, così come i saccheggi delle risorse della Chiesa in Centrafrica, stanno sottoponendo a forte stress la Caritas e le altre strutture religiose nel Paese”. (L.M.) (Agenzia Fides 28/1/2015)


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