Bujumbura (Agenzia Fides)- “Il referendum costituzionale è stato un successo della democrazia nel nostro paese” dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale da Bujumbura, capitale del Burundi dove ieri, 28 febbraio, si è tenuta la consultazione referendaria per l’approvazione della nuova Costituzione (vedi Fides 28 febbraio 2005).
L'affluenza è stata massiccia, più dell’87 per cento degli aventi diritto, e la giornata non ha fatto registrare incidenti di rilievo. Secondo i primi risultati, nove abitanti su dieci hanno votato a favore della nuova Costituzione. Con il 60 % delle schede referendarie scrutinate, la popolazione del Paese martoriato dalla guerra civile ha approvato a schiacciante maggioranza una formula di governo collegiale tra le due etnie in conflitto, gli hutu e i tutsi.
“Il referendum è stato un primo importante test in un paese che non è certo abituato alla democrazia” prosegue la fonte di Fides. “Molti elettori in effetti avevano una vaga idea per cosa si andava a votare. Alcuni dicevano che si votava per la pace, altri addirittura per l’elezione del Presidente. Il paese è inoltre afflitto da un alto tasso di analfabetismo, che complica certamente il compito degli elettori. Nonostante questo, i burundesi hanno voluto votare chiaramente per la pace ed è molto positivo l’alta affluenza delle donne”.
Con l’approvazione della nuova Costituzione, si apre una stagione elettorale che sfocerà nelle elezioni presidenziali previste nella primavera di quest’anno. (L.M.) (Agenzia Fides 1/3/2005 righe 21 parole 232)