New Delhi (Agenzia Fides) – Nuove violenze contro le comunità cristiane in diversi stati dell’India: come riferisce a Fides la “Alla India Christian Council “ (AICC) – coalizione che unisce cristiani di diverse confessioni, nata nel 1998 per proteggere le minoranze religiose – gli incidenti si sono registrati negli stati di Maharashtra, Karnataka, Chhattisgarh e Madhya Pradesh
Come afferma una nota inviata a Fides, il 6 ottobre scorso il Pastore protestante Arulraj è stato attaccato da un gruppo di attivisti indù dell’organizzazione estremista “Bajrangdal” nel distretto di Thane, in Maharashtra. I militanti hanno fatto irruzione nella sua chiesa a Kalva, percuotendolo con violenza e conducendolo alla polizia, dove il Pastore è stato arrestato per presunta attività di “conversioni forzate”. Lo stesso giorno, il laico cristiano Anil Kumar è stato duramente picchiato da una folla di decine di radicali indù a Siddapur, nello stato di Karnataka. L’uomo si trova ora in ospedale, in terapia intensiva, ed è in prognosi riservata. Nei giorni precedenti, un gruppo di fanatici indù ha condotto con la forza due fratelli, entrambi cristiani, al tempio indù, intimando loro di rinunciare alla fede e di convertirsi all’induismo. Al rifiuto, una folla li ha malmenati e cacciati dal loro villaggio, nel distretto di Kondagoan, nello stato di Chhattisgarh, dove vivevano. Come riferito a Fides, nelle scorse settimane la polizia dello stato di Madhya Pradesh ha arrestato 14 cristiani dopo che un gruppo di estremisti indù ha preso d'assalto il loro incontro di preghiera, accusandoli di “conversioni forzate”. I fedeli sono stati poi rilasciati dato che, come appurato, “l’accusa era del tutto infondata: la gente era presente all’incontro per spontanea volontà”. (PA) (Agenzia Fides 11/10/2013)