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Islamabad - Mentre vi sono ancora notizie di isolati scontri nella travagliata regione del Kashmir, contesa fra India e Pakistan, nonostante il cessate il fuoco e il disgelo tracciato dalle due grandi potenze confinati, il presidente pakistano Pervez Musharraf, in un'intervista ad un quotidiano indiano, ha proposto una soluzione per porre fine alla storica disputa con l'India sulla regione del Kashmir: New Delhi dovrebbe ritirare le sue truppe dall’area ed accettare un compromesse sul futuro status dell’area.
Lo stato a maggioranza musulmana del Jammu e Kashmir è diviso tra India e Pakistan, dalla guerra che seguì l'indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1947.
New Delhi controlla il cuore della regione, la vallata del Kashmir a prevalenza islamica, e considera lo stato parte integrante dell'India. Il Pakistan ha invece sempre chiesto un referendum per permettere ai kashmiri di scegliere a quale nazione associarsi.
Musharraf ha spiegato che entrambe le parti devono fare “un passo indietro” dalle loro posizioni massimalistiche: “Se volessero - ha osservato - potrebbero trovare una soluzione in un solo giorno. Occorre demilitarizzare la regione e cambiare il suo status”, ha detto al quotidiano indiano Asian Age.
Musharraf nei giorni scorsi aveva ventilato la possibilità di lasciar cadere la richiesta del referendum affermando che il Pakistan non è interessato alla provincia a maggioranza induista del Jammu e a quella buddista del Ladakh: tiene invece alla valle centrale del, abitata da popolazione musulmana.
Alcuni diplomatici hanno suggerito una soluzione che prevede larga autonomia per la valle, con una sovranità congiunta indo-pakistana. Altri sono propensi a ridisegnare una frontiera la attuale “Line di Controllo”, confine tracciato per cessate il fuoco. Il Presidente ha comunque affermato di esser convinto che una soluzione per il Kashmir non possa essere militare.(PA) (Agenzia Fides 13/10/2004 righe 28 parole 287)
