Cancún (Agenzia Fides) – Un casinò, che incoraggia i giovani al gioco d’azzardo e attira organizzazioni criminali, è stato aperto davanti a una chiesa: come riferito a Fides, per bloccarne il funzionamento e chiederne il trasferimento, Mons. Pedro Pablo Elizondo Cárdenas, Vescovo della Prelatura Cancún-Chetumal, a Quintana Roo, ha avviato una battaglia legale contro il Casinò Playboy di Cancún. La petizione della Chiesa si appella al fatto che il casinò, si trova a meno di 200 metri da un luogo di culto e questo fatto è una violazione della legge.
“Il casinò si trova all'interno dell'area vietata perché vicino a una scuola o una chiesa: ci appelliamo al testo della legge. Intanto abbiamo avviato il processo”, spiega il Vescovo in una nota giunta a Fides. Il casinò fu inaugurato nel 2010, ma poi venne chiuso per mancanza di misure di sicurezza. E’ stato riaperto nel novembre del 2012, e si trova di fronte alla Chiesa di Cristo Risorto.
Sulla questione, il Tribunale locale si è dichiarato “non competente” e ha rimandato tutto al Tribunale del Distretto Federale. Secondo un primo rapporto riferito dalla stampa, la difesa afferma che “è la Chiesa che non dovrebbe essere sul posto”. A Cancún ci sono altri casinò perché la zona è di affluenza turistica.
In Messico, la Chiesa ha sempre condannato il collegamento fra narcotraffico, violenza, abuso di potere, gioco di azzardo e corruzione, che vanno a scapito della popolazione povera e sofferente. In molti casi la violenza è stata collegata ai casinò, ambienti dove spesso circolano malavitosi: tutti ricordano strage avvenuta nella città di Monterrey, nel Nuevo Leon, che ha causato più di 50 morti in un casinò (vedi Fides 26/08/2011). La Chiesa e la società civile intendono soprattutto difendere i giovani dalle maglie del crimine organizzato. (CE) (Agenzia Fides, 11/04/2013)