Yangon (Agenzia Fides) – “Sosteniamo la decisione del Papa con la preghiera e siamo sicuri che le sue preghiere continueranno a purificare la Chiesa per i secoli a venire”: lo afferma, in un messaggio inviato all’Agenzia Fides, S. Ecc. Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, esprimendo i sentimenti della Conferenza Episcopale del Myanmar, di cui è Segretario Generale.
“Nelle acque turbolente della dittatura del relativismo – nota il testo – il nostro Santo Padre è stato guidare l'arca della fede con coraggio e uno zelo instancabile. E 'stato la stella mattutina di speranza per i fedeli sballottati dal mare in tempesta del modernismo”:
L’Arcivescovo Bo ricorda che “per mezzo secolo, a partire dal Vaticano II, Joseph Ratzinger ha donato la sua vita e i suoi carismi, mettendo la sua fede, solida come roccia, a servizio dell'unica Chiesa cattolica, proteggendolo dalle insidie del tempo e dagli attacchi del relativismo”.
“La sua guida – prosegue il messaggio – negli ultimi anni ci hanno arricchito, la sua conoscenza erudita, la sua reinterpretazione della vita di Gesù di Nazareth, il suo vigore per la nuova evangelizzazione, la proclamazione dell’Anno della Fede e le sue encicliche sulla Carità ci restano impressi nell’anima e nel cuore”.
Mons. Bo esprime il “grazie” della Chiesa birmana: “Siamo grati al Papa per i grandi doni che abbiamo ricevuto attraverso il nostro Buon Pastore, per la sua fede profonda, per il suo impegno costante a diffondere gli insegnamenti Signore, per la sua certezza morale, per la sua misericordia e per il suo coraggio in mezzo a tante sfide”. I Vescovi del Myanmar ricorderanno sempre “la sollecitudine espressa dal Papa durante le visite ad limina, la generosità dopo il ciclone Nargis, le benedizioni impartite”. (PA) (Agenzia Fides 14/2/2013)