ASIA/SIRIA - Trovato morto il prete ortodosso sequestrato a Damasco

giovedì, 25 ottobre 2012

Damasco (Agenzia Fides) – Il cadavere del sacerdote greco ortodosso p. Fadi Jamil Haddad, parroco della chiesa di Sant’Elia a Qatana, è stato ritrovato oggi nel quartiere di Jaramana (Nord di Damasco) non lontano dal luogo dove era stato rapito, il 19 ottobre, da un gruppo armato non identificato (vedi Fides 24/10/2012). La conferma a Fides un confratello greco-ortodosso di p. Haddad, chiedendo l’anonimato. “Il suo corpo era orrendamente torturato: gli è stato fatto lo scalpo e cavati gli occhi”, racconta a Fides fra le lacrime. “E’ un atto puramente terroristico. P. Haddad è un martire della nostra chiesa”.
Sulle responsabilità del terribile atto è in corso un rimpallo di responsabilità fra le forze di opposizione (che accusano le milizie filo regime) e le autorità governative, che accusano le bande armate nella galassia della ribellione armata. Secondo fonti di Fides, i sequestratori avevano chiesto alla famiglia del prete e alla sua chiesa un riscatto di 50 milioni di sterline siriane (oltre 550mila euro). E’ stato però impossibile trovare il denaro e soddisfare questa esosa richiesta. Una fonte di Fides stigmatizza “la terribile pratica, presente da mesi in questa guerra sporca, di sequestrare e poi uccidere civili innocenti”.
Fra le diverse comunità cristiane presenti in Siria, quella greco-ortodossa è la più ampia (conta circa 500mila fedeli) ed è concentrata principalmente nella parte occidentale del paese e a Damasco. (PA) (Agenzia Fides 25/10/2012)


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