Bombay (Agenzia Fides) – Il film di Bollywood “Kamaal Dhamaal Malamaal” (“Ridi, sii felice”), in uscita nelle sale indiane domani, 28 settembre, “è blasfemo, offende la fede cristiana e i sentimenti dei fedeli”. Per questo, dice a Fides p. Domic D’Abrio, portavoce della Conferenza Episcopale dell’India, “i Vescovi indiani sono addolorati e amareggiati per la mancata segnalazione degli organi competenti, addetti al controllo dei film destinati al grande pubblico”, “deplorano l’atteggiamento poco responsabile dei produttori”, e chiedono alle autorità civili “di garantire il pieno rispetto dei simboli e dei contenuti della fede cristiana in India”.
Nel film, di genere comico-satirico, ci sono scene in cui si ridicolizzano i sacerdoti e si insultano i simboli della fede: come p. D’Abrio spiega a Fides, un sacerdote viene ritratto come maniaco delle lotterie; altrove è il Santo Rosario ad essere offeso e maltrattato; in un altro passaggio il prete fa un uso improprio dell’acqua santa, mentre in un’altra scena appare adornato da una ghirlanda di banconote e ha comportamenti non consoni al suo status.
Alcune organizzazioni cattoliche, come il “Catholic Secular Forum” (CSF), hanno tenuto ieri, 26 settembre, una manifestazione di protesta a Bombay, marciando dalla chiesa di San Pietro fino alla sede del Parlamento regionale. Una delegazione dei gruppi cattolici e p. Rueben Tellis, rappresentante dell'Arcidiocesi di Bombay, ha incontrato e presentato un memorandum a Leela Samson, presidente del “Consiglio Centrale di Certificazione cinematografica”, chiedendo la rimozione delle scene blasfeme e informando anche il Ministro federale per l’Informazione e le telecomunicazioni, Ambika Soni.
“Con questo film, Bollywood ha toccato il fondo” dice a Fides Joseph Dias, laico cattolico responsabile del CSF, ricordando anche l’altro film, dal titolo “Kya Superkool Hum Hai” (“Quanto noi siamo super cool”), che in passato aveva offeso i cristiani. I gruppi chiedono un rappresentante permanente della comunità cristiana nel Comitato di controllo per “prevenire tali forme recidive di libertà cinematografica”.
Il portavoce dei Vescovi conclude a Fides: “Abbiamo visto le conseguenze del film blasfemo L’Innocenza dei musulmani. Anche i musulmani in India sono molto colpiti e provano rabbia. Ora sono i cristiani a essere profondamente offesi. Tali atti irresponsabili non dovrebbe accadere. La libertà esige il rispetto verso tutti”.
Nei giorni scorsi, la comunità cristiana in India era stata già scioccata dalla profanazione della chiesa di Santa Maria di Lourdes, in Tamil Nadu (India meridionale), da parte di gruppi non identificati. In forma di protesta, il 19 settembre, i fedeli hanno indetto un giorno di digiuno collettivo, a cui ha partecipato un’assemblea di 5.000 persone, inclusi Vescovi e leader cristiani. In quell’occasione la Chiesa ha sollecitato il governo a tutelare le minoranze e i simboli religiosi. (PA) (Agenzia Fides 27/9/2012)