Khartoum (Agenzia Fides)-Sudan e Sud Sudan hanno raggiunto un accordo sul prezzo che Juba dovrà pagare per utilizzare gli oleodotti di Khartoum per esportare il suo petrolio.
Secondo Pagan Amum, capo della delegazione negoziale sud sudanese, il Sud Sudan ha accettato di pagare 9.10 dollari al barile per le esportazioni attraverso l’oleodotto Petrodar dall’Alto Nilo, e 11 dollari per quelle che passano attraverso l’oleodotto CNPOC che parte dallo Stato di Unità.
Da mesi il Sud Sudan ha bloccato le sue esportazioni di greggio a causa di una dura controversia con Khartoum sull’uso degli oleodotti. Secondo Amum il Sudan chiedeva una tassa di 36 dollari al barile, ridotta in seguito a 25 dollari. Il capo dei negoziatori sud-sudanesi ha sottolineato che l’accordo raggiunto è quindi conveniente per Juba ed ha rivelato che il Sud Sudan ha offerto 3 miliardi di dollari in assistenza finanziaria diretta al Sudan. Khartoum, che dopo l’indipendenza del Sud Sudan ha perso la maggior parte delle riserve di petrolio, si trova infatti in gravi difficoltà finanziarie, che hanno provocato di recente alcune proteste popolari per il rialzo dei prezzi dei generi di prima necessità e delle tasse.
L’intesa avrà una durata di tre anni e mezzo. Dopo di che il Sud Sudan spera di potere utilizzare un nuovo oleodotto che sfoci in Kenya, per esportare la propria produzione petrolifera.
A settembre è previsto un incontro tra il Presidente sudanese e quello del Sud Sudan per affrontare gli altri contenziosi che dividono i due Stati, in primis le dispute di frontiera e quella relativa allo status di Abyei, zona di confine ricca di petrolio, che è contesa tra Khartoum e Juba. (L.M.) (Agenzia Fides 6/8/2012)