ASIA/PAKISTAN - Sequestrata, stuprata a convertita a forza la sorella minorenne di un Pastore cristiano

martedì, 17 luglio 2012

Lahore (Agenzia Fides) – La sorella di un Pastore cristiano protestante è stata sequestrata, ripetutamente violenta e costretta a convertirsi all'Islam. E’ quanto accaduto nella città di Chunian, a sud di Lahore, nella provincia del Punjab. Come riferiscono fonti locali di Fides, la giovane Muzamal Arif, sorella del Pastore Aurangzeb, è stata rapita circa un mese fa da alcuni uomini musulmani mentre tornava a casa dal college. E’ stata trattenuta per giorni, subendo abusi sessuali, minacce e violenze. In tale stato di terrore e prostrazione, le è stata estorta prima una dichiarazione di conversione all’islam, poi il matrimonio. La ragazza risulta ora musulmana e sposata con Muhammad Nadeem.
La sua famiglia ha denunciato l’accaduto alla stazione di polizia di Chunian, ma la polizia non ha condotto nessuna inchiesta, presentando invece un rapporto del tribunale che attesta come la ragazza sia musulmana e regolarmente sposata. Fra l’altro la ragazza è minorenne e, secondo la legge, non è consentito il matrimonio ai minori. “Ma la famiglia dei rapitori è ricca e potente e riesce a bypassare anche tale disposizione legale” notano i cristiani locali.
Il Pastore Mustaq Gill, presidente della Ong LEAD (“Legal Evangelical Association Development”), che si sta occupando del caso, spiega a Fides: “La pratica di conversioni forzate e di matrimoni forzati è diffusa: ricchi e potenti musulmani ne approfittano, specie nelle aree rurali, e fanno vittime fra le ragazze delle minoranze religiose”. Secondo dati dell’Agenzia Fides, vi sono in Pakistan circa 1.000 casi del genere ogni anno, ai danni di ragazze cristiane e indù. Per contrastare il fenomeno, ampiamente riconosciuto dalle autorità civili, la “Commissione Nazionale per le Minoranze Religiose” ha elaborato un progetto di legge (vedi Fides 14/6/2012), che i cristiani sostengono e sperano venga presto preso in esame dal Parlamento. (PA) (Agenzia Fides 17/7/2012)


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