AMERICA/VENEZUELA - La Chiesa mediatrice della riconciliazione: si conclude la 98.ma Assemblea dei Vescovi

giovedì, 12 luglio 2012

Caracas (Agenzia Fides) – La 98.ma Assemblea della Conferenza Episcopale del Venezuela (CEV) si conclude oggi, 12 luglio. Le parole che hanno fatto da guida ai lavori sono quelle di Sua Ecc. Mons. Diego Padron, Arcivescovo di Cumanà e Presidente delle CEV, che ha segnalato come compito primario per la Chiesa in Venezuela sia quello di “essere mediatrice della riconciliazione e di continuare il suo servizio al popolo, senza distinzioni”. Mons. Padron ha sottolineato anche l’attenzione della Chiesa alla vita nazionale, per offrire risposte alle domande sul destino del Venezuela: la sua democrazia, la sua libertà e la sua sicurezza. Nel discorso di apertura dei lavori, il Presidente della CEV ha rilevato tra l’altro il clima di "segretezza" con il quale si vogliono gestire alcuni aspetti della vita del paese, come la salute del Presidente e la vera situazione delle carceri. Durante questo incontro, la Conferenza Episcopale ha affrontato i temi della nuova evangelizzazione, della formazione cristiana e dell'impegno sociopolitico. Mons. Padron ha poi auspicato che la giornata elettorale di ottobre si possa vivere “in un clima di rispetto e di giustizia, perché il processo elettorale sia equo e trasparente". Il Venezuela dovrà infatti eleggere il nuovo Presidente per il periodo 2013-2019 fra 7 candidati, anche se i 2 con maggiori possibilità sono Chavez (che si ricandida) e Henrique Capriles, capo dell'opposizione.

Nel contesto dell’Assemblea della CEV, il 10 luglio si è svolto un incontro fra le autorità della Conferenza Episcopale e le autorità del governo, rappresentato dal Vice Presidente della Repubblica, Elías Jaua, e dai ministri dell’Interno e Giustizia, Tarek El Aissami, e della Gioventù, Mari Pili Hernández. Il governo ha così voluto sottolineare il valore della Chiesa per la società venezuelana, ed ha ringraziato la Chiesa per il lavoro svolto soprattutto contro la violenza. Da parte dei Vescovi, Sua Ecc. Mons. Mario Moronta, Vicepresidente della CEV, ha ricordato al governo le urgenze che affliggono il paese e la possibilità di lavorare insieme per risolverle.

Secondo i dati raccolti dall’Agenzia Fides, con questa riunione il governo ha ripreso i rapporti di dialogo e collaborazione con la Chiesa. Durante i 13 anni del governo Chavez infatti il clima fra governo e Chiesa è stato molto teso, al punto che nel 2010 si è rischiata la rottura, quando il presidente Chavez qualificò come “cavernicoli” i Vescovi dopo che questi espressero pubblicamente il loro sostegno al Cardinale Jorge Urosa Savino, il quale aveva accusato Chavez di voler violare la Costituzione (vedi Fides 28/12/2010). Il presidente Chavez ordinò allora la revisione del concordato Chiesa-Stato sul finanziamento delle opere sociali, ma il provvedimento non ebbe seguito e lo scorso 27 aprile il governo ha consegnato 294 milioni di dollari alla rete delle scuole cattoliche che accolgono più di 500 mila studenti. (CE) (Agenzia Fides, 12/07/2012)


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