AMERICA/BOLIVIA - La povertà incrementa il traffico di esseri umani e la prostituzione

mercoledì, 27 giugno 2012

La Paz (Agenzia Fides) - In Bolivia ogni anno almeno 200 persone cadono nella rete delle organizzazioni criminali che li recludono in centri dove vengono sfruttati sessualmente o li portano a lavorare fuori dal paese come sarte, muratori, contadini, domestici e tante altre attività. Argentina, Perù, Stati Uniti e Europa, sono le destinazioni più frequenti. La tratta e il traffico di esseri umani sono fenomeni strettamente collegati con la povertà, lo sfruttamento e l’inefficienza giuridica. Secondo una ricerca del Centro de Capacitación y Servicio para la Mujer, la maggior parte delle vittime vengono attratte da pubblicità ingannevoli. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio della Tratta e del Traffico di esseri umani lancia l’allarme sullo sfruttamento sessuale al quale sono sottoposte le indigene boliviane nelle miniere del Perù. Le vittime più frequenti sono adolescenti prese dalle comunità più povere che quando arrivano nelle miniere vengono identificate dal loro abbigliamento. Negli ultimi 5 anni oltre mille vittime della tratta sono state registrate e, nonostante le denunce, il loro caso non è mai arrivato in tribunale. In tutto il paese nel 2012 sono stati già riscontrati 94 casi, la maggior parte a La Paz, El Alto, Santa Cruz e Cochabamba. (AP) (27/6/2012 Agenzia Fides)


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