AFRICA/MALI - Allarme nel nord del Mali per la presenza di mercenari pakistani e afgani

sabato, 16 giugno 2012

Bamako (Agenzia Fides) - Il nord del Mali sta diventando un nuovo rifugio dei terroristi di tutto il mondo? È quello che ci si chiede dopo la diffusione di notizie sulla presenza di mercenari pakistani che affiancano i gruppi islamisti AQMI (Al Qaida nel Maghreb Islamico) e Ansar Dine, i due principali movimenti che assieme al laico MNLA (Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad), controllano la parte settentrionale del Paese.
“In Mali si parla ormai apertamente della presenza di istruttori e mercenari pakistani e afgani che addestrano i combattenti reclutati dagli islamisti” conferma all’Agenzia Fides don Edmond Dembele, Segretario della Conferenza Episcopale del Mali. “Per questo motivo i Paesi della regione e quelli europei temono che il nord del Mali diventi un territorio senza legge, rifugio per jihadisti e terroristi di diversa provenienza” dice don Dembele. “Da questo vasto territorio, i terroristi possono recarsi facilmente in Europa oppure preparare attentati in altre parti del mondo”.
Si accentua inoltre la divisione tra l’MNLA (formato da tuareg) e i movimenti islamisti che accolgono nelle loro file anche non maliani (nord africani ed altri).
“L’MNLA ha affermato che l’islamismo radicale è contrario alla cultura tuareg e che non può accettare l’imposizione della Sharia nel nord del Mali” spiega don Dembele. “Per questo motivo l’opinione pubblica maliana ritiene che sia più facile trovare un accordo con l’MNLA che con gli islamisti. È più probabile che l’MNLA rinunci all’indipendenza del Nord che non Ansar Al Dine all’imposizione della sharia a tutto il Mali. È quindi più facile negoziare con questo gruppo che con gli altri che si richiamano all’islamismo”.
Forse con Ansar al Dine qualche spazio negoziale esiste, perché la dirigenza di questo gruppo è formato da maliani (anche se fra i suoi combattenti vi sono degli stranieri). “Il Presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré, incaricato dai Paesi della regione di mediare nella crisi maliana ha in effetti incontrato una delegazione di Ansar al Dine”conclude don Dembele. (L.M.) (Agenzia Fides 16/6/2012)


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