AMERICA/COLOMBIA - Un programma per eliminare la piaga dei bambini lavoratori nelle miniere di carbone

mercoledì, 13 giugno 2012

Medellín (Agenzia Fides) – Nella regione di Sinifaná, ricca di miniere di carbone, l’estrazione mineraria è sfruttata in maniera artigianale e illegale, e i bambini vengono utilizzati come fonte di produzione a basso costo. Nella cultura locale, la tradizione considera normale il lavoro minorile nelle miniere, ritenendolo un contributo economico alle loro famiglie. Nell’area erano circa 6 mila i bambini coinvolti nel lavoro nelle miniere. Grazie all’opera salesiana “Ciudad Don Bosco”, in collaborazione con vari enti statali e ong che si occupano della tutela dei diritti dei bambini lavoratori, è stato istituito un programma a loro favore che consiste nell’avvicinarsi alle famiglie e offrire ai minori nuove opportunità educative, salute, nutrizione, formazione ai valori e ai diritti. Tra gli obiettivi dei salesiani ci sono la promozione di un’azione preventiva integrale affinché i minori non finiscano nelle miniere, il contrasto dello sfruttamento illegale, il diritto all’educazione, la formazione ad un lavoro diverso da quello minerario. Attualmente usufruiscono del progetto circa 300 bambini e giovani. Il 40% di quelli inseriti nel programma erano minatori e l’80% del totale è di età compresa tra i 10 e i 15 anni. I ragazzi ricevono il pranzo, una merenda, programmi di ricreazione, sport, cultura, alimentazione e psicologia. Vi è anche un lavoro di rinforzo scolastico, del quale si occupano gli educatori responsabili dell’istituto, mentre le lezioni di base le frequentano presso gli istituti pubblici. 160 giovani tra i 15 e i 18 anni sono formati in cinque materie: sartoria, lavorazione del legno, metalmeccanica, meccanica automobilistica. Grazie a questo progetto il numero dei bambini lavoratori nelle miniere di carbone della regione è diminuito del 70%. (AP) (13/6/2012 Agenzia Fides)


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