Città del Vaticano (Agenzia Fides ) – “L’attenzione principale della Chiesa in Papua Nuova Guinea va alla nuova evangelizzazione”. È quanto afferma, in un colloquio con l’Agenzia Fides, Sua Ecc. Mons. Stephen Joseph Reichert, OFM Cap, Arcivescovo di Madang, a conclusione della visita ad limina dei Vescovi di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone. “Molte delle diocesi della Papua hanno avuto il dono di una antica evangelizzazione: la popolazione cristiana è cresciuta e ha ricevuto un’ottima formazione. Oggi, nel nuovo contesto sociale e culturale, le opportunità per trasmettere la fede sono diminuite e occorre trovare nuove strade e nuove modalità per portare il Vangelo ai bambini, ai giovani, alle famiglie” spiega l’Arcivescovo.
Mons. Reichert nota “un grande cambiamento che attraversa il nostro paese a livello economico, sociale, culturale, religioso, che si nota soprattutto nella popolazione giovanile”. In tale fase di cambiamento, “c’è molto da fare, la Chiesa è impegnata in molte sfide, soprattutto nel rapporto con i giovani”. Uno dei settori chiave, nota l’Arcivescovo è quello dell’istruzione: “la Chiesa è molto impegnata e, con le nostre scuole, siamo i protagonisti principali dell’opera di istruzione, accanto al governo. Questo è un lavoro gravoso e anche dispendioso, tuttavia lo riteniamo determinante per poter parlare e tenere un contatto vivo con le nuove generazioni”.
Per portare avanti la sua missione, continua, “la Chiesa ha bisogno di nuove vocazioni: oggi abbiamo ancora bisogno dei missionari che hanno portato il seme della fede in Papua. Occorre concentrarsi sulla formazione del clero esistente e sulla promozione delle vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa. Oggi, a causa del contesto in cui viviamo, per un giovane che avverte la chiamata di Dio, è difficile poter custodire quella voce interiore dello spirito, farla crescere, compiere il discernimento necessario perché il percorso si concluda felicemente”. Dalla visita ad limina, conclude l’Arcivescovo, “abbiamo ricevuto incoraggiamento, sostegno e ascolto da tutti i dicasteri e dal Santo Padre: per questo esprimiamo il nostro profondo grazie”. (PA) (Agenzia Fides 11/6/2012)