ASIA/CINA - Cinque anni della “Casa dei Fedeli”, dove i laici immigrati coltivano la loro vita di fede per poter evangelizzare gli altri

martedì, 5 giugno 2012

Ning Bo (Agenzia Fides) – Offrire un punto di riferimento ai fedeli laici provenienti da altri luoghi dove poter vivere la vita di fede, maturare il senso di appartenenza alla Chiesa e essere così in grado di evangelizzare gli altri: questi sono i motivi principali della fondazione, avvenuta il primo giugno 2007, della “Casa dei Fedeli” della parrocchia di Xu Shan di Ci Xi, della diocesi di Ning Bo, nella provincia continentale di Zhe Jiang. Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, in questi cinque anni la “Casa” ha accolto i lavoratori cattolici immigrati da tante parti della Cina, aiutandoli “a vivere l’Amore di Dio, ad essere testimoni di fede nell’ambiente di lavoro”, come ha confermato il sacerdote responsabile della Casa durante la festa del 2 giugno per i 5 anni di fondazione. Sempre secondo il suo racconto, la parrocchia di Xu Shan contava solo 300 cattolici, ma eranno tanti i lavoratori cattolici immigrati, non essendo questa una zona industriale molto sviluppata. Quindi la parrocchia ha pensato di accogliere questi fedeli per evitare che perdessero la fede, e di prepararli per evangelizzare i non cattolici. Così è nata la “Casa dei Fedeli”, inaugurata il primo giugno 2007. Lo studio e la condivisione del weekend, le visite di carità, le attività comunitarie sono le principali attività. Nel suo primo anno di lavoro pastorale, sono stati battezzati 13 lavoratori immigrati. Durante l’Anno Paolino, hanno organizzato un pellegrinaggio, lo studio delle Lettere dell’Apostolo per “far conoscere Cristo a tutti”. Oggi questa casa è diventata ormai la casa comune dei cattolici locali e no. (NZ) (Agenzia Fides 2012/06/05)


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