ASIA/AFGHANISTAN - I talebani attaccano le scuole femminili per costringerle alla chiusura

venerdì, 25 maggio 2012

Kabul (Agenzia Fides) - Oltre 120 studentesse e 3 insegnanti sono rimaste intossicate nel secondo attacco registrato a distanza di mesi in Afghanistan ad opera dei radicali conservatori del nord del paese. Secondo la polizia afghana e i funzionari scolastici, un tipo di materiale tossico non identificato è stato utilizzato per contaminare l’aria delle classi delle studentesse, lasciandone decine prive di sensi nella provincia di Takhar. Le forze di sicurezza nazionali, il National Directorate of Security (NDS), sostengono che i talebani, contrari all’istruzione femminile, stiano cercando di creare il panico nelle scuole con l’obiettivo di chiuderle entro il 2014. Fonti del Ministero dell’Istruzione locale hanno riferito che ultimamente ne sono state già chiuse 550 in 11 province dove i Talebani hanno forti appoggi. Lo scorso mese, sempre nella provincia di Takhar sono rimaste avvelenate 150 studentesse dopo aver bevuto acqua infetta. Dal 2001, quando i talebani sono stati rovesciati dalle forze afghane appoggiate dagli Stati Uniti, tre milioni di ragazze sono tornate a frequentare la scuola. Sotto il dominio dei ribelli, le donne non potevano lavorare nè studiare. Purtroppo attacchi periodici contro studenti, insegnanti e edifici scolastici si verificano ancora, in particolare nelle aree più conservatrici del sud e dell’est del paese, dove i talebani sono più forti. (AP) (25/4/2012 Agenzia Fides)


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