Homs (Agenzia Fides) – I civili cristiani innocenti sono vittime del conflitto in corso in Siria. Nella cruenta zona di Homs, dove il conflitto armato prosegue, alcune famiglie cristiane hanno abbandonato il villaggio di Dmeyneh, interamente cristiano, che si trova sulla strada fra Qusayr e Homs. Come appreso dall’Agenzia Fides, il villaggio è presidiato dalle forze dell’esercito siriano ma nei giorni scorsi colpi di mortaio di milizie ribelli lo hanno colpito, uccidendo tre civili cristiani: Hanna Skandafi, 60 anni; suo nipote George Skandafi, 14 anni, e Jessica Layyous, di 13 anni. Dopo i bombardamenti, una ventina di famiglie cristiane sono fuggite da Dmeyneh, sono attualmente sfollate e non sanno dove andare.
Intanto alcune famiglie cristiane, che erano state cacciate dal villaggio Al Borj Al Qastal, nella provincia di Hama (vedi Fides 12/5/2012), sono tornate nel loro villaggio. Le forze dell’esercito siriano, infatti, hanno preso possesso della zona e gli abitanti cristiani del villaggio sono potuti rientrare nelle loro case. Lo riferiscono a Fides fonti nella comunità greco-cattolica locale. Come riferito a Fides, padre George Hosh, sacerdote greco-ortodosso, ha detto che “i fedeli hanno ripreso a pregare”, mentre “fedeli musulmani sunniti e alawiti dei villaggi circostanti hanno espresso la loro solidarietà, condannando tale incidente”. Abitanti locali affermano che “gli occupanti erano stranieri ed erano radicali islamici armati, che hanno sequestrato case in tutto il villaggio e requisito la chiesa per renderla il loro quartier generale”. Secondo p. George Hosh “erano militanti armati venuti dalla Turchia, ed altri estremisti islamici di Tunisia, Libia e Pakistan”. (PA) (Agenzia Fides 23/5/2012)