AFRICA/MALI - Con la formazione di un governo di transizione si attende un’accelerazione dei negoziati con i gruppi armati del nord

lunedì, 21 maggio 2012

Bamako (Agenzia Fides) - Il periodo di transizione in Mali, dopo il golpe militare del 22 marzo, è stato fissato in 12 mesi. È quanto stabilisce l’accordo raggiunto ieri, domenica 20 maggio, tra i militari golpisti, le autorità ad interim di Bamako e la CEDEAO (Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale).
Capo di Stato della transizione rimane Dioncounda Traoré, l’ex Presidente del Parlamento che era divenuto Presidente ad interim con gli accordi del 12 aprile, che stabilivano un periodo di 40 giorni al termine del quale si doveva fissare una più ampia fase di transizione per riportare la legalità istituzionale.
L’accordo deve però essere accettato dai partiti maliani. “Oggi e domani un gruppo di partiti e di associazioni della società civile sono riuniti per decidere se accettare l’accordo raggiunto dalla CEDEAO con la giunta militare” riferisce infatti all’Agenzia Fides don Edmond Dembele, Segretario della Conferenza Episcopale del Mali.
L’intesa firmata ieri, in effetti sembra concedere diversi benefici ai militari golpisti che già hanno ottenuto una legge di amnistia, votata 3 giorni fa dall’Assemblea Nazionale, a favore dei partecipanti al colpo di Stato del 22 marzo. “In base all’accordo del 20 maggio, il capo della Giunta militare, Amadou Sanogo, ha ottenuto lo status di ex Capo dello Stato, con tutti i benefici del rango. Inoltre i militari golpisti saranno associati alla commissione incaricata di riformare le forze armate” spiega don Dembele. Per quel che concerne la situazione del nord del Mali, controllato da una serie di gruppi armati, don Dembele afferma che “è ormai operativo un corridoio umanitario per l’invio di derrate alimentari e medicinali alle popolazioni del nord”.
“Sul fronte negoziale, con l’insediamento a Bamako di un Presidente e di un governo riconosciuti a livello internazionale, ci si aspetta un’accelerazione alla mediazione con i gruppi armati che controllano l’area” sottolinea don Dembele. La scorsa settimana il Presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré, incaricato della mediazione in Mali dalla CEDEAO, ha già preso contatto con i movimenti del nord. (L.M.) (Agenzia Fides 21/5/2012)


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