AFRICA/MALI - Situazione critica per la popolazione del nord, alle prese con conflitti, siccità e mancanza di viveri

sabato, 21 aprile 2012

Bamako (Agenzia Fides) – Dai primi giorni di aprile, la zona settentrionale del Mali vive una situazione di grave instabilità a causa dei conflitti in corso. Una settimana fa i ribelli tuareg hanno proclamato l’indipendenza del nord del paese. Il potere è però di fatto esercitato in vaste zone dal movimento islamico Ansar Dine, che controlla tutte le principali città della regione, fra cui Timbuctu. Le ong, impegnate in progetti umanitari, hanno sospeso le loro attività. All’incerta situazione socio-politica si affiancano la siccità e la mancanza di viveri oltre al dilagante fenomeno del reclutamento dei giovani. L’esercito sta reclutando giovani per combattere e, dopo 15 giorni di addestramento, questi partono verso il nord del paese. “Decine di camion con oltre 150 persone ciascuno giungono a Bamako ogni giorno. Sono centinaia le persone che provengono dal nord a motivo del conflitto e della fame”, si legge in un comunicato dell’Ans inviato all’Agenzia Fides. I dati riportati dalle agenzie internazionali indicano che oltre 200 mila persone hanno abbandonato la propria casa. La situazione è critica ed è necessario un corridoio umanitario per assistere le persone. Gli sfollati raccontano di atrocità tra incendi di case e campi. (AP) (21/4/2012 Agenzia Fides)


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