La Paz (Agenzia Fides) - La metà della popolazione boliviana, oltre 5 milioni di persone, ha 17 anni o meno e, tra questi, circa 850 mila bambini e adolescenti lavorano in attività pericolose o mal retribuite come raccolta di canna da zucchero e di castagne, lavoro nelle miniere, nel settore della pesca, dell’edilizia, vendita di bibite alcoliche, raccolta di spazzatura, pulizie negli ospedali, oltre ad occuparsi di sicurezza o lavorare come domestici. Da uno studio fatto dal Ministero del Lavoro è emerso che la salute e l’integrità fisica dei minori è compromessa dall’ambiente lavorativo. Sono 76 mila i bambini e 58 mila le bambine, tra i 5 e i 13 anni di età, che lavorano nelle zone urbane, mentre in quelle rurali si registrarono 160 mila bambini e 143 mila bambine lavoratori impegnati principalmente nel campo dell’agricoltura. Per quanto riguarda la fascia di età che va da 14 a 17 anni, nell’area urbana, circa 99 mila lavoratori sono ragazzi e 73 mila ragazze, mentre in quella rurale i maschi sono 78 mila e le femmine 58 mila. Oltre alle difficoltà economiche familiari, questi bambini sono costretti a lavorare a causa della povertà, della migrazione, dell’irresponsabilità dei genitori e della separazione delle famiglie. (AP) (13/4/2012 Agenzia Fides)