Homs (Agenzia Fides) – I fedeli cristiani residenti nei quartieri Bustan Al Diwan e Hamideh, nella città di Homs, hanno lasciato la zona e sono fuggiti di loro iniziativa, a causa della paura e degli scontri e non sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni per minacce di milizie islamiste: è quanto riferisce all’Agenzia Fides la comunità dei gesuiti di Homs. Nei giorni scorsi alcune fonti nella comunità cristiana ortodossa avevano detto a Fides che alcune famiglie cristiane nei due quartieri erano state cacciate da militanti islamisti. Altre fonti in paesi del Medio Oriente hanno più volte parlato dei viaggi di militanti estremisti islamici da Libia, Iraq e altre nazioni verso la Siria, allo scopo di infiltrarsi nelle file dell’Esercito Siriano di liberazione.
I gesuiti di Homs dicono a Fides che “per quanto è a nostra conoscenza, i cristiani nella città di Homs non sono stati minacciati e costretti ad abbandonare le loro case”. “Vi sono stati alcuni incidenti – spiegano – in cui case lasciate vuote (dai cristiani) sono state occupate da famiglie di sfollati. Ma quando i proprietari ritornano, le loro case sono consegnate in modo pacifico. Uno degli imam di quell'area – aggiungono – ha presentato le sue scuse al sacerdote della chiesa dei Gesuiti, a causa di questi spiacevoli inconvenienti”.
I quartieri cristiani di Homs, notano fonti di Fides, sono al centro del fuoco incrociato fra esercito regolare e ribelli. A Homs sono rimasti circa 1.000 cristiani. Un anno fa, prima dell’inizio dei combattimenti, vi erano in città, nel complesso, 160mila fedeli e quattro Vescovi delle diverse confessioni. (PA) (Agenzia Fides 26/3/2012)