ASIA/CINA - “Ogni soldo risparmiato può essere utile per la missione”: la testimonianza di vita di p. Giovanni Chen, morto a 88 anni

lunedì, 12 marzo 2012

An Guo (Agenzia Fides) – “E’ stato un autentico sacerdote, un autentico religioso e vero uomo di Dio”, “la sua testimonianza è stata data con la propria vita”, “è stato sale e lievito, come ha raccomandato il Signore”, “la sua vita è un cristallo decorato con la carità”: sono alcuni dei tanti ricordi commoventi dei sacerdoti, delle religiose e dei fedeli della comunità di An Guo, nella provincia dell’He Bei, di p. Giovanni Chen Huang Zhang, lazzarista, che si è spento il 10 marzo all’età di 88 anni, dopo una lunga vita durante la quale ha dato una straordinaria testimonianza della sua vocazione e della vita religiosa.
Secondo quanto riferito all’Agenzia Fides da Faith dell’He Bei, p. Giovanni Chen era entrato nel Seminario minore all’età di 13 anni. A causa della guerra e della rivoluzione culturale cinese, venne ordinato sacerdote solo a 60 anni. Nei suoi 88 anni di vita vissuta tra la famiglia, il seminario, le scuole, la fabbrica e la prigione, le sue convinzioni di fede e la sua devozione per la Madonna sono rimaste sempre le stesse. Ogni giorno della sua vita non è mai mancata la preghiera per la pace del mondo, l’unità della Chiesa e la comunione dei sacerdoti. Essendo anche direttore spirituale di due congregazioni religiose femminili, viaggiava tra An Guo e Tian Jin e in altre città, distanti tra loro centinaia di chilometri, nonostante la pioggia e la neve, la fatica del viaggio e poi la malattia e l’anzianità, perché secondo lui “alle suore non può mancare la Messa”. Ha sempre rifiutato ogni festeggiamento per il suo compleanno o l’anniversario di sacerdozio, perché riteneva che “ogni soldo risparmiato può essere utile per la missione”. Infatti con i suoi risparmi ha istituito borse di studio per suore, seminaristi e studenti delle famiglie disagiate, ha aiutato poveri e ammalati, ha sostenuto la costruzione o la riparazione di chiese e cappelle. L’Adorazione eucaristica e la lettura di testi sacri erano il suo modo di trascorrere il poco tempo libero che aveva a disposizione. Ha dato l’esempio ai giovani sacerdoti e alle religiose con il proprio comportamento, come ricordano alcuni di loro: “quando usciva o rientrava da fuori, per prima cosa andava dal suo superiore o dal parroco ad informarlo ‘ora esco, sono tornato’, e questo anche con superiori o parroci che erano molto più giovani di lui”. (NZ) (Agenzia Fides 2012/03/12)


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